È disponibile in libreria e negli store digitali “Come il Capitalismo finanziarizzato ha minato corrotto e sopraffatto i governi democratici”, il libro di Diletta Fileni, redattrice di questa testata giornalistica, editor e scrittrice.
Il saggio si snoda lungo due cornici di riferimento: nelle vicende propriamente storiche, e al tempo stesso approfondendo le ragioni dell’instabilità del mondo, attraverso un’adeguata contestualizzazione del testo nella storia economica dal dopoguerra in poi. L’autrice nel suo racconto, rivela quel “tremolio” legato alla geopolitica, che fa perno sull’energia, sull’economia e come funzionano e interagiscono gli Stati delle nazioni più potenti. Attraverso un’attenta e documentata ricostruzione la scrittrice, in primo luogo vi farà conoscere le radici storiche alla base di una crescita capitalistica incontrollata e di una espansione illimitata del capitale finanziario.
Inizia tracciando le rappresentazioni del “carattere finanziario” all’inizio del XX secolo, passa quindi a esaminare il boom economico degli anni ’60, prima di procedere alla finanziarizzazione moderna con discussioni rispettivamente sull’”epopea postmoderna”, il “sublime finanziario” e il “capitale liquido”. Più in generale, afferma che la politica economica è fondamentalmente politica: è un’espressione di potere, con conseguenze distributive. L’economia è dunque, politica.
Tra l’altro, questo libro mostra come la crescente astrazione del capitalismo contemporaneo richiede nuove concezioni fantasiose del reale. La forma emergente del capitalismo finanziario post-anni ’70 è arrivata a operare in un campo di iper-astrazione che deve ancora essere pienamente compreso dal nostro. Un saggio dalla sorprendente profondità, ma anche agile e rivolto a un pubblico di non specialisti.
Attendere un attimo...
