Al via Moisai 2023,  voci e testimonianze in scena alla Domus Aurea

Attualità & Cronaca

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In tutto nove visite guidate che culminano nella Sala Ottagona. Tra i tanti nomi spiccano quelli di Tulli Solenghi, Isabella Ferrari, Fabrizio Bentivoglio e Fabrizio Arcuri

 

Sala ottagona, Domus Aurea

AGI – Al via Moisai 2023. Voci contemporanee in Domus Aurea, una bella iniziativa culturale che si svolge dal 5 al 21 maggio 2023. In tutto, nove visite guidate che culminano nella Sala Ottagona nell’esperienza dell’arte performativa nel segno del contemporaneo. La prima settimana in scena: Daniele Ninarello, Mimmo Cuticchio, Tullio Solenghi e Pino Quartullo. E poi: Isabella Ferrari, Elena Bucci e Luigi Ceccarelli, Fabrizio Bentivoglio, Fabrizio Arcuri e Filippo Nigro, Cristina Kristal Rizzo e Megumi Eda, Chiara Frigo e Marigia Maggipinto.

Dopo il grande successo della prima edizione, torna quindi Moisai – Voci contemporanee in Domus Aurea, un’occasione suggestiva e unica per immergersi nei luoghi della residenza imperiale che meglio riflettono uno degli aspetti più noti della figura di Nerone, ma raramente indagato: il suo amore per l’Arte. Partendo dal ciclo statuario delle Muse, realizzato per l’imperatore e conservato, in frammenti, all’interno della Domus, una visita guidata culmina nell’esperienza dell’arte performativa, coniugata in tutte le sue diverse sfumature, nel segno del contemporaneo.

L’evento, promosso e organizzato dal Parco archeologico del Colosseo con la direzione artistica a cura di PAV, è articolato in nove incontri ognuno dedicato a una delle nove Muse del mito.

In ognuna delle serate, un nuovo artista libererà il canto di una Musa diversa, facendosi suo portavoce contemporaneo in un gesto antichissimo, sciolto e compiuto negli ambienti della Sala Ottagona, straordinaria macchina scenica creata dagli architetti Severo e Celere per volere del progetto visionario di Nerone.  Tre weekend di bellezza Visite guidate all’interno della Domus seguite da serate evento e accompagnate da un percorso sonoro immersivo, appositamente ideato.

5 maggio

Si parte con ‘Pastorale – site specific’, ideazione e creazione Daniele Ninarello. Pensata appositamente per la Domus Aurea, in Pastorale-site specific la coreografia vuole essere l’accorgimento creato per emergere da sé e accedere all’altrove, per unirsi al fuori e all’altro che è prossimo a noi.

Si punta a cercare una continua accordatura, una salda alleanza tra corpi che generano una danza che si dipana come un moto perpetuo; come se la mente corporea vivesse costantemente in allerta, attenta a tutti i suoni, ai ritmi da cogliere e ordinare. In questo modo, essa può accedere a un sistema in grado di intonare il proprio corpo ad un ritmo universale. Una riflessione quindi, sul senso di cooperazione nella contemporaneità, sulla necessita’ di tornare a un processo inclusivo e di ascolto reciproco.

6 maggio

Sarà la volta di L’Ira di Achille di e con Mimmo Cuticchio. Il ritmo del cunto scandisce l’epopea per voce sola di Mimmo Cuticchio, maggiore puparo e cuntastorie del nostro tempo. Un colpo del piede sulla pedana, un gesto della spada ricevuta come iniziazione dal maestro Peppino Celano, e la voce possente di Cuticchio chiama a raccolta il pubblico ad assistere a uno dei passi più importanti de L’Iliade.

Nel decimo anno d’assedio di Troia i Greci affrontano una pestilenza, causa di contesa tra Agamennone e Achille. Quest’ultimo si ritira dalla guerra, sordo alle suppliche dei Greci e del suo migliore amico Patroclo che lascia combattere al posto suo, con le sue armi, ma poi ne dovra’ piangere la morte e tornera’ in guerra per vendicarsi, uccidendo a sua volta il principe troiano Ettore.

7 maggio

Apoteosi di una zucca – scherzo funebre in morte del Divo Claudio, con Tullio Solenghi e Pino Quartullo. È il 13 ottobre dell’anno 54: è morto un imperatore imbecille ed e’ cominciato un nuovo regno di un giovane principe: Nerone. L’imperatore appena morto è Claudio, che aveva relegato in Corsica Seneca nel 41 d.C. e che l’ultima giovane moglie di Claudio, Agrippina, aveva fatto tornare a Roma come precettore per suo figlio Nerone.

L’astio di Seneca verso il suo accusatore, lo riverserà poi in questo libello satirico, che è un “Ludus”, uno scherzo, che racconta un’apoteosi (il processo di divinizzazione riservato agli imperatori più illustri) di uno zuccone, come evoca la parola contenuta nel titolo greco “Apokolokyntosis”. Un surreale ed esilarante processo post mortem contro Claudio fino a una pena che ricorda la famosa legge del contrappasso dantesco sono il suggello di questo calembour ante litteram.

12 maggio

Il secondo weekend parte con lo spettacolo ‘Monumentum The Second Sleep – Prima parte – il solo’, ideazione, coreografia, scenografia, elaborazione sonora dal vivo di Cristina Kristal Rizzo, danza di Megumi Eda. Il 13 maggio appuntamento con Miss Lala Al Circo Fernando / live music, con Marigia Maggipinto, ideazione e regia Chiara Frigo.

14 maggio

Isabella Ferrari sarà la protagonista dello spettacolo: Le eroine, tratto da Heroides di Ovidio, pianoforte Roberto Prosseda.” Elena Bucci e Luigi Ceccarelli debutteranno il 19 maggio con Se resistere dipende dal cuore – ascoltando Amelia Rosselli. Il 20 maggio, appuntamento con Fabrizio Bentivoglio in Lettura Clandestina, contrabbasso Ferruccio Spinetti.

21 maggio

Moisai 2023 si concluderà con Every Brilliant Thing (Le cose per cui vale la pena vivere), regia Fabrizio Arcuri, co-regia e interpretazione di Filippo Nigro. “Il Parco archeologico del Colosseo continua con successo nella sperimentazione di innovative sinergie per offrire al suo pubblico nuove forme di dialogo con il passato: anche quest’anno l’obiettivo del ciclo di visite guidate tematiche nella reggia di Nerone, ispirate alle nove Muse, culminerà in una performance artistica differente per ogni appuntamento della rassegna, dalla danza alla musica, dal teatro alla poesia – commenta Alfonsina Russo, Direttore Generale del Parco archeologico del Colosseo. Un’occasione unica per vivere un’esperienza tra passato e contemporaneo, attraverso un percorso affascinante e poetico che restituisce nuova vita alla sala Ottagona”.

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