Bussola strategica europea e TEN-T

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790 milioni di euro messi a disposizione dall’Agenzia Esecutiva Europea per il Clima, le Infrastrutture e l’Ambiente (CINEA) con un invito (una call) a presentare progetti cofinanziabili. Obiettivo: adeguare i requisiti tecnici delle sezioni della rete TEN-T, per uso civile e di difesa, nell’ambito della Bussola strategica per la difesa UE 2030.

Mentre l’inizio della guerra Russia-Ucraina ci lasciava disorientati, senza tuttavia sorprenderci, molti forse ignoravano che a livello politico fosse già stata approntata una “Bussola strategica per la difesa UE 2030”, composta da una strategia e da un piano di azione per “orientare”, possiamo dire, “nella giusta direzione” l’integrazione delle politiche di sicurezza e difesa tra gli stati membri dell’Unione Europea.

Il documento, predisposto prima del marzo 2022, definisce le priorità per la difesa e la sicurezza interna e dall’esterno, con quattro aree chiave, tra le altre la prevenzione dei conflitti, lo sviluppo delle capacità di difesa, la creazione di una capacità infrastrutturale per la rete transeuropea dei trasporti, al fine di facilitare la mobilità delle risorse  militari attraverso di essa, contemplando anche un notevole investimento nella ricerca, nell’ambito del settore della difesa.

790 milioni di euro per la rete transeuropea dei trasporti (Trans-European Transport network TEN-T) per uso civile e di difesa.

TEN-T è nata con l’obiettivo di migliorare la mobilità, la sostenibilità e l’efficienza dei trasporti e dell’energia in Europa, per una connettività affidabile, continua e di elevata qualità, senza interruzioni fisiche, strozzature o collegamenti mancanti. Inoltre la rete dà un certo rilievo allo sviluppo delle infrastrutture ferroviarie. L’approccio per corridoi vede l’identificazione di nove corridoi della rete centrale: i Core Networks Corridors europei (CNCs) per realizzare entro il 2030 la Core network tra i 27 stati. Ogni corridoio deve attraversare almeno due frontiere e includere almeno tre modi di trasporto, tra cui le autostrade del mare, se applicabili. L’Italia ha un ruolo cruciale in quanto è attraversata da quattro dei nove corridoi: Baltico Adriatico, Scandinavia-Mediterraneo, Reno-Alpi e Mediterraneo.

CINEA gestisce il lancio, la promozione della Call, quindi valuterà e supervisionerà l’attuazione dei progetti, che, ci ripeteremo, ma, sottolineano da Bruxelles, dovranno essere utili sia a scopi civili sia di difesa, oltre che essere programmati in ambito TEN-T.

L’invito a presentare progetti, pubblicato il 3 marzo, è in linea con il Piano di azione per la Mobilità Militare 2.0 (2022-2026). Quest’ultimo, varato a novembre 2022, consiste in un pacchetto di azioni sulla mobilità militare, dirette ad incrementare ulteriormente la velocità e la capacità di spostamento delle forze armate, rispetto al programma del 2018. Il tutto avverrà “attraverso lo sviluppo di corridoi di trasporto multimodali, incluse le strade, ferrovie, vie aeree, corsi di acqua interni, nodi di interscambio e centri logistici, con infrastrutture dual-use in grado di supportare anche il trasporto militare”. Occorre naturalmente un’armonizzazione delle norme e delle procedure nazionali, quindi la digitalizzazione dei processi amministrativi. Inoltre il Piano di azione include misure per “rafforzare la protezione del settore trasporti dagli attacchi cyber e … promuovere la loro resilienza climatica e sicurezza energetica”. Individuando i punti di fragilità del sistema dei trasporti se ne delineeranno le opportunità per un miglioramento, sarà quindi possibile realizzare gli spostamenti delle forze armate in tempi rapidi e su ampia scala, con la massima sinergia con il settore civile e le altre organizzazioni internazionali. Pensiamo ovviamente alle operazioni di soccorso o al trasporto di beni critici, ma anche al caso di eventi naturali catastrofici.

I 790 milioni, messi a disposizione a livello europeo, cofinanzieranno progetti relativi a studi e/o lavori per tutti i sistemi di trasporto, condotti da parte di uno o più Stati membri, ma anche da organizzazioni internazionali, da enti pubblici o privati con sede in uno stato membro, previo accordo con lo stato di appartenenza. Le proposte potranno essere presentate sino alle ore 17 del 21 settembre 2023, inoltre dovranno tener conto dei requisiti infrastrutturali, così come stabilito dal regolamento  di esecuzione UE 2021/1329.

I progetti saranno valutati da valutatori iscritti nella banca dati degli esperti della Commissione Europea. Quest’ultima intende ampliare tale banca dati con un invito per esperti che abbiamo competenze in ampi settori. I candidati dovranno registrarsi al portale F&T per la call CEF-T-2023_MILMOB, nell’ambito del programma Connecting Europe facility (CEF).

Le valutazioni dei progetti si terranno da settembre a dicembre 2023, i risultati saranno resi noti a inizio 2024, le convenzioni con i candidati vincitori saranno firmate entro giugno 2024.

CINEA inoltre organizzerà una giornata informativa sulla Call all’inizio dell’estate, in modalità virtuale.

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