Mattarella a via Caetani ha ricordato il sacrificio di Moro. L’Ordine ricorda i 31 giornalisti uccisi dalle mafie, dal terrorismo o nei teatri di guerra.

“Le cifre di quei tragici eventi sono impressionanti: quasi 400vittime per il terrorismo interno, ai quali vanno aggiunti i caduti per il più recente fenomeno del terrorismo internazionale. Tra di loro appartenenti alle forze dell’ordine, magistrati, militari; uomini politici e attivisti; manager e sindacalisti; giornalisti; ignari passanti, tra cui donne e bambini. Tutti erano in pericolo, nessuno fu risparmiato. Ciascuno di loro fa parte, a pieno titolo, della storia repubblicana”. Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando in occasione del Giorno della Memoria dedicato alle vittime del terrorismo interno e internazionale e delle stragi di tale matrice. Il Presidente ha deposto una corona di fiori in via Caetani davanti alla lapide che ricorda il sacrificio dell’onorevole Aldo Moro. Si è quindi svolta, al Palazzo del Quirinale, la cerimonia di commemorazione condotta da Valentina Cervi e aperta da un filmato realizzato da Rai Storia. Lo si legge in una nota. Sono intervenuti la giornalista e saggista Benedetta Tobagi e lo storico Guido Formigoni. La conduttrice Valentina Cervi ha letto alcuni brani tratti da interventi e testimonianze di Walter Tobagi, Marisa Russo, Giampaolo Mattei, Eugenio Occorsio e Aldo Moro. La cerimonia si è conclusa con l’intervento del Presidente della Repubblica. Erano presenti, con i familiari e i rappresentanti delle Associazioni delle vittime del terrorismo, il Presidente del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, il Vice Presidente della Camera dei Deputati, Giorgio Mulè, in rappresentanza della Corte Costituzionale, il Segretario Generale, esponenti del Governo, del Parlamento e autorità civili e militari. Su incarico del Presidente Mattarella, il Consigliere Francesco Saverio Garofani ha deposto una corona di fiori sulla tomba di Aldo Moro a Torrita Tiberina.

Anche l’Ordine dei giornalisti, che quest’anno compie sessant’anni, ha voluto ricordare come per illuminare la storia di questo Paese, i giornalisti abbiano offerto un pesante tributo di sangue. Trentuno colleghi, hanno pagato con la vita il loro impegno per raccontare verità nascoste o scomode: uccisi dalle mafie, dal terrorismo o nei teatri di guerra; uccisi perché testimoni scomodi di conflitti sui campi di battaglia e di guerre non dichiarate, testimoni di stermini, barbarie, atrocità.

I loro nomi, in questa giornata, vogliamo ricordare ancora una volta: Cosimo Cristina, Mauro de Mauro, Giovanni Spampinato, Giuseppe Impastato, Mario Francese, Giuseppe Fava, Mauro Rostagno, Giuseppe  Alfano, Mino Pecorelli, Giancarlo Siani, Carlo Casalegno, Walter Tobagi, Graziella De Palo, Italo Toni, Almerigo Grilz, Guido Puletti, Marco Luchetta, Alessandro Ota, Dario D’Angelo, Ilaria Alpi, Miran Hrovatin, Marcello Palmisano, Gabriel Gruener, Antonio Russo, Maria Grazia Cutuli, Raffaele Ciriello, Enzo Baldoni, Fabio Polenghi, Vittorio Arrigoni, Andrea Rocchelli e Simone Camilli. A tutti loro e alle loro famiglie vada il nostro pensiero commosso e addolorato.

fonte odg.it