Caro affitti, il governo sblocca 660 milioni per nuovi posti letto

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Gli studenti fuori sede accampati davanti al rettorato della Sapienza ottengono un tavolo regionale per discutere dell’emergenza abitativa. Intano in Consiglio dei ministri vengono approvati due emendamenti  per incentivare l’housing universitario

AGI – Sono accampati da alcuni giorni nel piazzale antistante l’università. Hanno montato le tende e protestano così contro il caro affitti. Gli studenti fuori sede della Sapienza di Roma un primo risultato lo hanno ottenuto. Il loro disagio verrà discusso in un tavolo convocato con la Regione Lazio per il 18 maggio prossimo.

L’iniziativa è della rettrice Antonella Polimeni, che riunirà i rettori degli altri atenei del Lazio, i rappresentanti degli studenti, l’assessore all’Università della Regione e il presidente dell’ente regionale per il diritto allo studio.

Intanto il consiglio dei ministri ha autorizzato, su proposta del ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, la presentazione di due emendamenti governativi al disegno di legge conversione del decreto-legge n. 44 del 2023, attualmente all’esame della Camera dei deputati (AC 1114), il primo dei quali riguarda le misure di incentivazione al cosiddetto housing universitario introdotte dall’articolo 25 del decreto-legge n. 144 del 2022 ed è finalizzato ad allineare il testo normativo agli esiti delle interlocuzioni con la Commissione europea, definite nella giornata di ieri, che hanno consentito di escluderne la natura di aiuto di Stato.

L’emendamento – informa ancora Palazzo Chigi – conferma, anche a livello legislativo, l’immediata operatività delle citate misure che destinano 660 milioni di euro all’acquisizione della disponibilità di nuovi posti letto presso alloggi o residenze per studenti delle istituzioni della formazione superiore.

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