A Liverpool la gran serata della 67/ma edizione del concorso canoro paneuropeo. Il nostro paese è stato rappresentato dal vincitore di Sanremo, Marco Mengon, giunto quarto, ma vince il premio della critica per il miglior testo. L’anno scorso vinse il gruppo ucraino Kalush Orchestra, quest’anno i bookmakers hanno dato per favorita la cantante svedese Loreen che poi ha vinto
AGI – È la serata della finale della 67/ma edizione di Eurovision. Il nostro paese è rappresentato dal vincitore di Sanremo, Marco Mengoni. “Sono molto emozionato – ha detto il cantante di Ronciglione ai microfoni del Tg1 – c’è un’energia di festa incredibile, che carica tantissimo”. Mengoni ha anche ricordato i “tanti commenti” di questi giorni, tra cui uno in particolare: “Uno di quelli che mi hanno fatto più piacere è stato ‘non conosco bene il testo della canzone, non so parlare italiano, ma ho capito quello che volevi dire, me l’hai trasmesso emotivamente’. Questo – ha concluso – è un bel riconoscimento”.
La Loreen, vincitrice della edizione 2023 prenderà il testimone dal gruppo ucraino Kalush Orchestra, che l’anno scorso aveva trionfato sull’onda emotiva a poche settimane dall’inizio della guerra con “Stefania”, una canzone che mescola hip-hop e musica tradizionale. In piena tradizione britannica, i bookmakers hanno dato per favorita la cantante svedese Loreen per il suo brano Tattoo, risultato vincitore.
Oltre ai fortunati che hanno trovato un biglietto per assistere da vicino alla serata moltissimi appassionati con bandiere di tutti i paesi europei hanno affollato le vie della cittadina britannica, in uno spirito “opposto a quello della Brexit”, come ha detto una di loro.
Nonostante gli organizzatori abbiano deciso di non far intervenire in videocollegamento dall’Italia il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Eurovision è quest’anno dedicata all’Ucraina: il Paese in guerra è rappresentato da ben 11 artisti fra i quali anche i vincitori dell’anno scorso e i concorrenti di quest’anno, il duo elettronico Tvorchi con Heart of Steel, ispirata all’assedio della fabbrica Azovstal a Mariupol.
Il giovane cantante svizzero Remo Forrer lancia un messaggio di pace con il brano “Watergun”, mentre il gruppo croato Let 3 si rivolge direttamente al presidente russo Vladimir Putin interpretando “Mama SC!”.