I piani di guerra NATO e USA sottratti, circolano su Twitter e Telegram

Attualità & Cronaca

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Segnali preoccupanti dell’uso criminogeno,  di internet erano già arrivati negli anni scorsi.

 Un “ virus del riscatto” ( ransomware) di nome WannaCry  mise, in seria crisi le aziende di interi Stati.

 Un virus che entrava nel computer criptava  i file , rendendoli inaccessibili per poi chiedere un riscatto pagato, in bitcoin rilasciando la chiave per decrittare i files.

Attenzione però che il diavolo fa le pentole , ma non i coperti !

IL virus utilizzava strumenti di pirateria informatica messi , a punto segretamente dalla NSA, la potente National Security Agency americana per spiare aziende e governi stranieri.

Nasa “ fregata” da hackers anonimi chiamati “ Shadow Brokers” , che li avevano  trafugati e messi in vendita sul mercato.

Ricattate anche grandi società private, banche ed enti pubblici come  Renault, Telecom Portugal , Hitachi, Bank of China e le ferrovie tedesche.

 L’entrata nel sistema informatico del Partito Democratico  americano ad opera dei servizi segreti russi con il condizionamento ,delle elezioni presidenziali.

La dimostrazione di come le informazioni possono influenzare le società democratiche.

Oggi l’inquietante scoperta dei piani di guerra della NATO e degli Stati Uniti, pubblicati sulle reti sociali con tutte le implicazioni pericolose che ne conseguono.

Doveroso però distinguere il web, dal deep web e dal dark web.

IL web lo usiamo tutti i giorni quando navighiamo , in rete entrando in siti, inviando mail , collegandoci con le reti sociali.

Sono quasi tutti orientati da Google . IL deep web è quella parte del web non accessibile a tutti liberamente , ma per entrarci ci vuole il “ riconoscimento” e comunque non contiene contenuti illegali.

Tutti i nostri movimenti sono tracciabili.

Esiste infine la possibilità di navigare in rete in forma anonima e accedere a contenuti illegali. Chi usa il deep web non è tracciato.

 Infine il dark web dove si svolgono le attività illegali e  dove sono anonimi utenti e server ,  quindi di difficile se non impossibile identificazione da parte delle Autorità.  

La pericolosità attuale deriva dal fatto che oggi nel dark web è diventato accessibile potenzialmente , a tutti perché non sono richieste competenze particolari.

 Tornando al pericoloso episodio della sottrazione dei file che “ parlano” delle iniziative occidentali , a favore dell’Ucraina al fine di una programmazione della  offensiva contro la Russia , e con l’orrore del calcolo del numero dei morti possibili nello scontro.

 Piani di guerra erano stati sottratti mesi fa anche  all’esercito del Portogallo.

I piani di guerra Nato e Usa sottratti stanno circolando su Twitter e su Telegram.

 IL Pentagono ha aperto una indagine sull’accaduto.

IL grande e irrisolto problema oggi è la vulnerabilità dei sistemi informatici.

Server e reti vanno sottoposti a test di “ efficienza “ e “ vulnerabilità”.

 La denuncia preoccupata è comparsa sul New York Times con il titolo , “ La fuga di notizie sui piani di guerra ucraini richiede un’indagine del Pentagono”.

I documenti sottratti contengono informazioni su missili, sistemi di lancio a lungo raggio Himars (Hight Mobility Artillery Rocket System) , che alla buona significa  lanciarazzi multipli montati su veicoli blindati leggeri.

Un sistema missilistico che può colpire fino da 80 a 300  Km di distanza.  

Gli Himars sono guidati dal GPS e segnano un innalzamento dello scontro.

Resta comunque il dato inconfutabile , che i nostri sistemi informatici per quanto sofisticati sono vulnerabili.

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