E’ in corso fino al 20 maggio 2023 l’Open organizzato dal Circolo del Tennis di Tunisi

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Che ci sia sole, vento o pioggia, i tennisti professionisti venuti in Tunisia da tutto il mondo si affrontano sui campi di terra rossa, circondati dalle auto Kia e dalle aiuole di fiori multicolori.

Creato nel 1923, il Tennis Club di Tunisi (T.C.T.) è il più antico club di tennis della Tunisia, immerso nel verde di una vasta area con ingresso principale al numero 20 Bis della Avenue Alain Savary, in uno dei quartieri più eleganti della città ottocentesca.

L’Open del 2023, la 17^ edizione del torneo maschile di tennis professionistico iniziato il 15 maggio, si concluderà il 20 maggio e si svolge sui campi in terra rossa che caratterizzano il T.C.T.

Fra gli sponsors spicca senz’altro KIA Motors, che ha dato addirittura il suo nome all’Open, e che ha offerto una rassegna dei più recenti modelli di autovetture.

Molte le giovanissime e i giovanissimi ingaggiati come assistenti di campo, attenti e sorridenti, in divisa grigia e nera.

Il pubblico è variegato, dagli anziani tennisti e maestri di tennis ai genitori e parenti dei campioni, amici e allievi, turisti e visitatori, addetti ai lavori che si concedono una piccola pausa per guardare almeno parte di un match, curiosi come noi, e appassionati della buona cucina dell’elegante buvette.

Il montepremi è fissato in 80.000 dollari, il 17 maggio si erano qualificati per i quarti di finale il tunisino Mohamed Aziz Dougaz, l’olandese Jesper De Jong, il giapponese Sho Shimabukuro, il Ceco Jakub Mensik, il croato Borna Gojo, il tedesco Maximilian Marterer, il francese Geoffrey Blancaneaux, e il bosniaco Damir Dzumhur.

All’esito dei quarti di finale sono rimasti in campo soltanto Gojo, Blancaneaux, Shimabukuro e De Jong, che si affrontano oggi in semifinale.

Purtroppo non ce l’ha fatta ad andare avanti l’italiano Alexander Weis, venticinquenne bolzanino nato il 24 aprile 1997, alto 1,88 mt: è stato l’unico italiano promosso agli ottavi di finale, dopo avere battuto al primo turno il britannico Liam Brady, quindi il francese Antoine Hoang e il colombiano Nicolas Mejia.

Agli ottavi però Weis è stato battuto dall’olandese Jesper De Jong.

Erano stati già in precedenza sconfitti gli altri tre italiani, Mattia Bellucci eliminato dal rumeno Nicholas David Ionel, Francesco Maestrelli su cui ha prevalso il belga Kimmer Coppejans, e Matteo Gigante che ha perso per ritiro contro il cileno Tomas Barrios Vera.

Non ha avuto grande durata nemmeno la felicità e speranza della Tunisia,  padrona di casa, per il suo campione Aziz Dougaz che agli ottavi aveva battuto l’argentino Thiago Agustin Tirante, ma che purtroppo ai quarti ha dovuto cedere il passo al semifinalista giapponese Sho Shimabukuro.

Nel doppio sono ancora in lizza in semifinale l’indiano Niki Kaliyanda Poonacha, gli australiani Adam Taylor e James McCabe, il tunisino Aziz Ouakaa, i francesi Théo Arribagé e Luca Sanchez, il libanese Hadì Habib, e l’olandese Max Houkes.

L’anno scorso il vincitore nel singolo era stato lo spagnolo Roberto Carballes Baena, mentre nel doppio avevano primeggiato il colombiano Nicolas Barrientos e il messicano Miguel Angel Reyes-Varela.

Chi si qualificherà oggi 19 maggio per il gran finale?

La suspence è alta, i tennisti scaldano i motori assieme alle auto dello sponsor, e alcuni magari rifletteranno anche sulle difficoltà nella scalata del ranking e sugli impatti anche a livello economico per chi sta fuori dalle posizioni che contano: “più sali di livello più diventa difficile. Si restringe tutto, il livello è molto alto e tutte le partite sono molto toste. Bisogna curare anche i minimi dettagli. Vivere di questo sport con la mia classifica non è possibile, bisogna investire”. Così Weis aveva ricordato le difficoltà del professionista di medio livello, in una intervista rilasciata a Giuseppe Di Paola, pubblicata sulla rivista Ubitennis il 25 aprile 2023, solo pochi giorni prima dunque dell’Open di Tunisi.

Aziz Ouakaa, l’ultimo tunisino rimasto in gara, è nato il 7 agosto del 1999, ha una classifica ATP di singolare di 756 raggiunta l’11 gennaio 2021, e una classifica ATP di doppio di 359, raggiunta il 3 ottobre 2022. Ouakaa ha vinto otto titoli di doppio ITF, ed ha rappresentato la Tunisia in Coppa Davis, dove ha ottenuto un record di vittorie e sconfitte pari a 8-1.

E allora, auguriamo a tutti ed in particolare ad Aziz Ouakaa di dare oggi il meglio di sè e di coronare i propri sogni, sulla terra rossa del T.C.T.; e a chi non ce l’ha fatta, auguriamo di farsi valere negli altri tornei che li aspettano in tutto il mondo.

Vinca il migliore in questo torneo di fine primavera tra il vento, un sole timido, e tanta pioggia benedetta.

Sicuramente ne stanno beneficiando i fiori e gli alberi, di questa acqua, le aiuole lussureggianti e le Jacarande che spandono al suolo mille petali viola, ma anche i campi in terra rossa, che hanno bisogno di essere innaffiati, oltre che spianati, almeno una volta al giorno.

Altrimenti il rischio è che la “terra” voli un po’ dappertutto, creando fastidio ed anche un danno per la salute ai tennisti ed agli spettatori, e che si creino buche e avallamenti dopo ogni partita con conseguente difficoltà di gioco.

Giocare sulla terra rossa (anche detta “clay” dall’inglese) è più sicuro per il fisico dei tennisti, soprattutto per l’articolazione del ginocchio, si tratta di uno dei migliori terreni su cui giocare grazie alla sua superficie “lenta”. Significa che la palla viene molto rallentata dopo il rimbalzo facilitando di conseguenza lo scambio da fondo campo.

La terra rossa è una miscela di terre ottenute da argille cotte ad alta temperatura e in seguito frantumate e polverizzate.

Si tratta quindi di un materiale inerte, che quando deve essere smaltito anche solo in parte, per la straordinaria manutenzione, rientrando nella categoria dei rifiuti speciali richiede l’attivazione di particolari procedure.

Il campo in terra rossa è dunque costoso, sia nel momento della sua realizzazione che della sua successiva cura, però è in assoluto il preferito dai tennisti, e predomina negli impianti di maggiore prestigio, fra i quali appunto il Tennis Club di Tunisi.

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