Un bel Bari perde immeritatamente a “Marassi” ma dimostra di essere pronto per i playoff

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Foto SSC Bari

Lì, “nei quartieri dove il sole del buon Dio non dà i suoi raggi”, a due passi da Via del Campo e sotto l’ombra della Lanterna più celebre d’Italia, Il Bari perde, risultato che ci sta tutto sommato, ma non demerita, anzi dimostra di essere vivo e pronto per i playoff.

Bel primo tempo, partita vera tra due squadre protagoniste della B. Il Genoa ha dimostrato la sua forza con la quale ha chiuso in vantaggio la frazione di gioco, ed il Bari che, comunque, pur tra tanti errori in disimpegno, ha fatto al propria parte. Molte le occasioni da gol da parte del Genoa che ha pressato molto alto, la prima con Gudmudsson, poi il gol dell’ex Sabelli e subito dopo quello di Esposito su punzone tirata magistralmente. Poi una sostanziale parità nel gioco anche se il Genoa ha dato l’impressione di essere più pericoloso fino al vantaggio di Gudmudsson da posizione impossibile che ha trafitto Frattali. Un tiro da fuori area di Esposito terminato di poco alto la traversa e un’occasione capitata sui piedi di Sheidler sulla quale Martinez ha deviato coi piedi il pallone, hanno chiuso il primo tempo.

Molina ha preso il posto di Mallamo nel secondo tempo. Ancora Gudmudsson ha avuto l’occasione per segnare ma Frattali gli ha detto no. Il Bari comunque ha dato l’impressione di giocarsela a viso aperto. Mignani allora ha provato a cambiare qualcosa con Botta e Cheddira in campo e i risultati si son visti con un gran gol di Benedetti dal limite che ha raddrizzato il punteggio.

Ma il festival del gol non è finito lì. Ekuban dal limite ha infilato Frattali con un gran gol portando il Genoa in vantaggio. Si è rivisto Maiello per fare minutaggio al posto di Benali. C’è stato spazio anche per Matino al posto di Vicari. Il Genoa ha continua a spingere, ha creato occasioni da rete, le ha sbagliate ma non ha alzato mai bandiera bianca, anzi.

E sul capovolgimento di fronte, complice anche n errore di disimpegno del grifone, Cheddira ha segnato il 3-3 ritrovando il senso della porta, cosa fondamentale per i playoff.

Ma le emozioni non son terminate. Al 94′ in pieno recupero Maiello ha trattenuto in maniera lieve un giocatore genoano in area, e l’arbitro ha concesso il rigore che Criscito, appena entrato per passerella, ha trasformato portando in vantaggio i liguri e così è terminata la partita.

La qualità c’è, la personalità pure, la tenuta atletica anche, tre gol a Genova non si fanno per caso, evidentemente qualcosa di concreto cova sotto la cenere. Una squadra che ha tenuto il campo molto bene al cospetto di una squadra di categoria superiore, un Bari che ha ribattuto colpo su colpo senza paura, quando non ci sono punti in palio si ha il timore che la testa vada per conto proprio ed invece il Bari ha giocato da terza in classifica.

Solo il rigore poté sconfiggere un Bari che non ha demeritato e che ha giocato molto bene, non si può dire nulla oggi. Ha giocato con freschezza, capacità atletica, e personalità alla pari col Genoa partecipando al festival del gol cercando di guastare la festa di Marassi. Nessuno può lamentarsi anche se quando si perde c’è sempre rammarico, ma per quello che si è visto in campo l’amaro in bocca scende con lo zucchero stasera.

Oggi era giusto far scendere in campo chi ha giocato meno, le scelte erano giuste, dare vetrina a chi ha giocato meno era logico e cosa giusta, poi c’erano da gestire gli infortuni e le ammonizioni. Forse Frattali poteva fare di più almeno su un paio di gol, Zuzek ha dimostrato che si può contare su di lui sia nei playoff che nel futuro, Dorval non ha fatto rimpiangere Pucino anche se, a naso, ne deve mangiare ancora di pane duro cosa che Mignani non gli sta facendo mancare perché solo così potrà crescere diventando un giocatore da serie B. Bene Benali, meno Mallamo, Esposito ormai è parte integrante del progetto playoff, Schiedler ha confermato quello che ci si aspettava, così così, con la sua buona occasione sbagliata, Maiello ha cominciato a prendere confidenza col terreno, poi il resto ha confermato di attraversare un buon momento di forma su cui poter puntare. Con quella faccia un po’ così, quell’espressione un po’ così che ha Mignani quando vede Genova, parafrasando una celebra canzone di Paolo Conte, ma anche lui sembra pronto e carico per i playoff.

Giocare con la vincente tra Sudtirol e Reggina non è la cosa peggiore che poteva capitare, anche se la serie B è strana. La Reggina ce l’ha fatta ad entrare nei playoff dopo Bari quando sembrava spacciata. Così il Venezia che sembrava dovesse lottare per non retrocedere, ora è ottava e non ha nulla da perdere vedendosela col Cagliari, due squadre pericolosissime per le quali almeno una leverà il disturbo. Buon per il Bari. Lo spirito giusto c’è. Non diciamo altro. O meglio una cosa va detta: comunque vada, complimenti a tutti.

Massimo Longo

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