“Bakhmut è caduta”, ma Zelensky smentisce e aspetta gli F-16

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L’annuncio della milizia Wagner è stato confermato dal Cremlino, mentre un portavoce del presidente ucraino ha negato che ci sia stata da parte sua una conferma a margine del G7 in Giappone

© DIMITAR DILKOFF / AFP

– La distruzione a Bakhmut

 

AGI – Bakhmut è caduta. Anzi no. O forse. Prima è stato l’esercito russo ad annunciare la presa della città ucraina, dopo che il gruppo mercenario russo Wagner ne aveva rivendicato la conquista, poi è stato lo stesso Zelensky a fare un commento che suonava come un’ammissione di sconfitta proprio quando il suo esercito dovrebbe lanciare la tanto attesa controffensiva di primavera.

Il presidente ucraino, ha precisato il suo portavoce, non ha confermato la presa di Bakhmut da parte delle truppe russe durante i suoi commenti a margine del vertice del G7. “Il presidente ha negato la cattura di Bakhmut”, ha detto Sergiy Nykyforov su Facebook. Quando gli è stato chiesto se Bakhmut fosse ancora nelle mani dell’Ucraina, dopo che Mosca ha annunciato la sua cattura, Zelensky ha risposto: “Penso di no”. Poi è stato lo stesso Zelensky a specificare che in città ci sono truppe russe, ma “non controllano” la città.

Le truppe ucraine hanno “semi-circondato” Bakhmut e renderanno “molto difficile” una presenza russa nella città. Lo ha detto il viceministro della Difesa ucraino, Ganna Malyar.
“L’avanzata delle nostre truppe ai fianchi della città, che è ancora in corso, rende molto difficile per il nemico trovarsi a Bakhmut. Le nostre truppe hanno semi-circondato la città”, ha detto Malyar sui social media, aggiungendo che le truppe ucraine hanno ancora il controllo di alcune parti di Bakhmut.

Teatro della più lunga battaglia dall’inizio dell’invasione di Mosca in Ucraina, il destino della città è stato a lungo in bilico.  “Come risultato delle azioni offensive delle unità d’assalto Wagner, con il supporto dell’artiglieria e dell’aviazione dell’unita’ ‘Sud’, la liberazione della città di Artemovsk è stata completata”, ha dichiarato il ministero della Difesa russo, utilizzando il nome di Bakhmut dell’era sovietica.

L’amarezza di Zelensky

“A Bakhmut non c’è più niente, hanno distrutto tutti gli edifici. Per ora Bakhmut esiste solo nei nostri cuori”. ha detto il presidente ucraino a Hiroshima rispondendo alle domande dei giornalisti che chiedevano se le forze ucraine stessero ancora resistendo o a Bakhmut o se la Russia avesse preso la città. “Dovete capire che non c’è niente – ha detto il presidente ucraino – oggi Bakhmut è solo nei nostri cuori”.

Lo stesso presidente russo Vladimir Putin si è congratulato con i membri del gruppo Wagner e con i militari delle forze armate russe: “Tutti coloro che si sono distinti saranno” insigniti di una onoreficenza statale si legge in una nota del Cremlino.

Gli sviluppi sul campo sono stati al centro di un colloquio che Zelensky ha avuto con Joe Biden a margine del G7 in Giappone al termine del quale il presidente americano ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina senza però specificarne l’ammontare ma che include armi che gli Stati Uniti hanno già inviato in Ucraina, come artiglieria e veicoli blindati.

Arrivano gli F-16

Al G7  Biden ha detto ai sui omologhi che gli Stati Uniti sosterranno uno sforzo congiunto per addestrare i piloti ucraini sui caccia F16, ma precisando che “non è il momento” dell’utilizzo di questi aerei nel conflitto.

Zelensky ha dato a Washington una “garanzia netta” che gli F-16 non attaccheranno il territorio russo, ha detto Joe Biden. “Ho una chiara assicurazione da Zelensky che non useranno” i caccia “per andare avanti e spostarsi sul territorio geografico russo, ma ovunque le truppe russe si trovino all’interno dell’Ucraina e nell’area, sarebbero in grado di farlo”.


Cosa sono gli F-16

L’F-16 è il più grande progetto occidentale di aereo da combattimento, con gli oltre 4.500 esemplari realizzati dall’inizio della sua produzione nel 1976. Anche se non è più acquistato dall’Aeronautica statunitense, sue versioni più recenti sono ancora prodotte per il mercato estero a un costo che va dai 16 ai 30 milioni di dollari. È un aereo tattico multiruolo supersonico a singolo propulsore, progettato per essere un velivolo relativamente economico da impiegare per molti tipi di missione e mantenere la prontezza di intervento. È più piccolo e leggero dei suoi predecessori, ma impiega soluzioni aerodinamiche e sistemi avionici avanzati, tra cui il primo impiego di un sistema Fly-by-wire, per aumentare le prestazioni nelle manovre. Molto agile, l’F-16 può raggiungere manovre a 9 g e una velocità massima superiore a Mach 2. È equipaggiato con un cannone da 20 mm M61 Vulcan e può caricare fino a sei missili aria-aria AIM-9 Sidewinder, AIM-7 Sparrow e AIM-120 AMRAAM.


“Sono grato per la decisione di addestrare i nostri piloti su moderni aerei da combattimento” ha commentato Zelensky nel suo intervento alla sessione conclusiva del G7. “Lo scudo aereo può essere completo solo quando i sistemi di difesa aerea a terra sono integrati da moderni velivoli in aria. Ora siamo sulla strada per eliminare il gap di capacità – ha sottolineato -. Quando i nostri piloti conosceranno l’F16 e quando questi velivoli appariranno nei nostri cieli, avrà importanza non solo per l’Ucraina. Questo sarà un momento storico per l’intera architettura della sicurezza in Europa e nel mondo”.

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