Terminate le scontate dichiarazioni sulle amministrative, in cui tutti hanno vinto, si penserà immediatamente alle elezioni europee. Anche se si terranno il prossimo anno. Non ci saranno coalizioni o, false alleanze, ognuno voterà per se stesso.
Si, certo, domenica prossima si terranno i ballottaggi in molte città, ma non ci saranno molte sorprese.
Ormai tutto è chiaro. Qualche successo non sarà di certo determinato da posizionamenti politici, ma solamente dall’affluenza. In fondo questa legge elettorale è un po una giostra senza senso.
Ma terminate le scontate dichiarazioni, in cui tutti hanno vinto, si penserà immediatamente alle elezioni europee. Anche se si terranno il prossimo anno. Non ci saranno coalizioni o, false alleanze, ognuno voterà per se stesso.
E il quorum questa volta è molto alto. In parecchi rischiano di rimanere fuori. Da quel voto si capirà se Meloni è ancora vincente, o se Schlein ha riportato il PD di nuovo in auge. Non saranno fatte liste dove mettere chi è destinato al cimitero degli elefanti.
Perchè la partita si giocherà a Bruxelles, ovvero se i socialdemocratici perderanno la loro consueta forza di consenso o se invece saranno i conservatori con i popolare ad avere la meglio.
In Italia molti partiti piccoli correranno per sopravvivere. Che ne sarà di Bonelli, Fratoiani, Bonino e dell’ex Terzo polo, a meno che Renzi non si inventi un’altra magia.
Anche per Forza Italia potrebbe essere l’ultima prova…
Ed allora il lavorio è già cominciato e le sorprese non mancheranno!
Roberto Caputo