Il termometro politico d’estate segna un rialzo della “cazzimma” di Matteo Renzi. Le preoccupazioni crescono nel centro-destra, mentre si specula su possibili mosse del politico fiorentino nell’arena politica italiana.
In questa torrida estate politica, il caldo non proviene solo dal sole cocente, ma anche dall’aumento della “cazzimma” di Matteo Renzi. Questo termine, che potrebbe non essere familiare a tutti, è diventato un aspetto di cui tener conto nella valutazione delle mosse politiche dell’ex premier. La “cazzimma” è un atteggiamento che abbraccia l’opportunismo, il cinismo e il desiderio egoistico di ottenere vantaggi esclusivi, senza curarsi delle conseguenze per gli altri.
Sebbene la “cazzimma” sia un termine di ascendenza napoletana, l’effetto delle azioni di Renzi ha suscitato preoccupazioni nell’ambiente politico. Queste inquietudini trovano terreno fertile nel centro-destra, poiché si teme che il politico fiorentino possa interferire nella maggioranza e, forse in futuro, nel governo stesso. Come? Nessuno sembra avere una risposta definitiva, ma la sua abilità nel muoversi nell’arena politica è innegabile.
Le visioni negative dominano le menti di chi teme le mosse di Renzi. Potrebbe infiltrarsi in Forza Italia, che si trova senza il suo fondatore; potrebbe attrarre azzurri indecisi e delusi dalla morte di Silvio Berlusconi; potrebbe addirittura dare vita a un nuovo “centro”, considerando i fallimenti costanti del Terzo Polo, termine che si riferisce ormai a un’associazione forzata tra due persone che si detestano più che altro.
Ma capire le mosse di Renzi è un gioco complesso. Rottamatore in molte occasioni, ha scosso la scena politica con azioni come la conferma di Sergio Mattarella alla presidenza e l’insediamento di Mario Draghi a Palazzo Chigi. La sua approvazione della riforma fiscale, non certo la meno significativa delle iniziative promosse dal governo Meloni, sembra suggerire un certo atteggiamento ostile nei confronti della sinistra.
Renzi potrebbe avere in mente una strategia volta a unire la sinistra con gruppi verdi, socialisti e, soprattutto, con i pentastellati, a cui guarda con attenzione. L’idea di Italia Viva di entrare nel campo largo di discussione sembra mancare, ma questo potrebbe spingerlo verso destra? La sua astuzia gli impedisce di annunciare in anticipo qualsiasi spostamento, ma si dice che osservi attentamente la nascita della nuova Forza Italia, guidata da Antonio Tajani.
In definitiva, l’aumento della “cazzimma” di Renzi fa riflettere sull’andamento delle dinamiche politiche. Mentre l’estate brucia, la politica italiana non accenna a raffreddarsi. Con il termometro politico che segna in crescita l’asticella della “cazzimma”, sarà interessante vedere come si sviluppa questo intrigo estivo nel teatro politico italiano.