Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’Avv. Giorgio Pizzol, già Senatore della Repubblica.
On. Avv. Giorgio Pizzol
Via Casoni, 28/11
31021 Mogliano Veneto (TV)
All’Ill.mo Al Dr. Aldo Cazzullo
CORRIERE DELLA SERA
E p.c. All’Ill.mo Direttore del
CORRIERE DELLA SERA
Mogliano Veneto 1 settembre 2023
Oggetto: Risposta di Aldo Cazzullo a Mario Cane in data 26 agosto 2023
Egregio Dr. Aldo Cazzullo,
sono Giorgio Pizzol già Senatore nella X Legislatura (1987-1992).
Mi sono deciso a scrivere questa lettera per consigliare sommessamente a lei e al Direttore del suo giornale di non perseverare ulteriormente nella campagna di “vituperio” (termine da lei usato) degli ex parlamentari. Detta campagna è sempre stata del tutto priva fondamento, ma oggi è assolutamente insostenibile. Perché, oggi, sono accessibili tre documenti la cui lettura smentisce tutte le falsità propagate in questi anni sul taglio e sull’abolizione del taglio dei vitalizi.
Esaminiamo questi documenti. Si tratta di tre sentenze.
- La sentenza n. 660 del 5 ottobre 2020 dell’organo giurisdizionale di primo grado del Senato, “Commissione contenziosa” (cui spetta il compito istituzionale di pronunciare sentenze secondo diritto); che ha annullato la Delibera del Consiglio di Presidenza n. 6 del 16-10-2018 che disponeva il taglio dei vitalizi. Essa ha accertato infatti che il taglio era palesemente illecito in quanto in contrasto: con le norme della Costituzione; delle leggi vigenti; e perfino dei regolamenti del Senato.
- La sentenza n. 272 del 5 luglio 2023 del “Consiglio di garanzia”, organo di giurisdizione di secondo grado; che ha confermato la su indicata sentenza di primo grado. Ha stabilito, in via definitiva, che i vitalizi sono “diritti acquisiti”, intangibili, e sono stati illegalmente tagliati dal Consiglio di presidenza del Senato.
III. La sentenza parziale n. 4 del 15-12-2021 dell’organo giurisdizionale della Camera dei Deputati, “Consiglio di giurisdizione”. Anch’essa dichiara illegittimo il taglio dei vitalizi. Pur tenendo fermo il criterio contributivo, ha stabilito che il taglio doveva essere applicato, non in riferimento all’età del titolare, ma a partire dal 1°gennaio 2019, data di entrata in vigore della delibera.
Questa ultima sentenza dell’organo giudicante della Camera è, a ben guardare, molto più importante delle due precedenti pronunciate dagli organi del Senato. Essa ha prodotto infatti questo sorprendente effetto. Col nuovo calcolo, il taglio risulta abolito al 100% per la quasi totalità degli ex deputati. Ciò significa che la famosa Delibera n. 14 del 12 luglio 2018, detta Delibera Fico dal nome del Presidente del Senato On. Roberto Fico, non ha tagliato nulla o quasi.
La sentenza in questione ci dice chiaramente che la grande vittoria del M5s sulla Casta era in realtà un bluff: un taglio che non tagliava niente. Si badi bene, non tagliava niente anche se era fatto col criterio contributivo e in forma retroattiva.
Dr. Cazzullo, vada a ora a rivedere i filmati sul web che celebrano la storica vittoria del M5s: lo sventolio delle bandiere e palloncini, lo stappo delle bottiglie di champagne, l’oceanica manifestazione del febbraio 2020 “Mai più vitalizi”. Tutto questo chiasso, tutte le invettive feroci e infamanti contro gli avidi ex parlamentari colpevoli di percepire i vitalizi d’oro. Tutto questo era nulla. Nulla, si noti bene, per decisione dei populisti più fieri del M5s. La sentenza è stata riconosciuta “valida” e poi eseguita con la deliberazione dell’Ufficio di Presidenza della Camera, n. 150 del 3-3-2022 (occhio alla data!) presieduta dall’On. Roberto Fico in persona. Il quale On. Fico ha personalmente sottoscritto l’atto di restituzione degli importi illegalmente tagliati ai legittimi proprietari. Giova ripetere. L’On. Roberto Fico, padre nobile, M5 stelle, del taglio dei vitalizi, ha abolito il taglio dei vitalizi. E lo ha abolito soprattutto per i vitalizi d’oro, ripristinati al 100%.
Dr. Cazzullo, Lei a norma delle leggi sulla stampa e della deontologia professionale era tenuto rispondere al sig. Mario Cane e ai lettori in questi termini.
– In base alla Costituzione Italiana e alle leggi vigenti per tutti (si ripete, per tutti) il taglio è stato un atto illegale. In parole povere, è stato un furto ai danni degli aventi diritto.
– Tre sentenze hanno accertato che “mai” in precedenza nella Repubblica le leggi hanno disposto tagli alle pensioni dei “comuni cittadini” con efficacia retroattiva.
– Anche applicando il sistema contributivo retroattivamente, il taglio effettuato nel 2018 dal Parlamento a maggioranza populista, non ha tagliato nulla.
– Tutte le decisioni dal 2018 ad oggi in materia di vitalizi sono state prese dai membri del Parlamento in carica. Gli ex parlamentari non possono aver avuto, come è innegabile, nessun potere decisionale all’interno del Parlamento.
Egregio dr. Cazzullo, ascolti il mio consiglio, cominci a dire la verità sulle sentenze sopracitate se vuole salvare l’onorabilità sua e del suo giornale. Finora esse sono state occultate dall’auto-censura dei media. Ma prima o poi esse verranno lette.
Mi permetta infine di rammentarle che il principio dell’irretroattività della legge esiste in tutti i paesi civili. E costituisce il criterio che consente di distinguere i paesi civili da quelli incivili. Non dica, per favore, che sto usando un linguaggio da leguleio della Magna Grecia.
Io le chiedo rispettosamente di pubblicare e di rispondere pubblicamente a questa lettera. Mi consideri a disposizione per un confronto, in qualsiasi sede e in qualsiasi forma sui temi in esame.
Non mi aspetto nulla, naturalmente, so bene che oggi il sistema dei media possiede il potere assoluto: è il sovrano del popolo sovrano.
Io qui ho fatto solo la mia parte, seguendo un principio morale appreso nell’infanzia: senza verità né giustizia né libertà.
Con distinti saluti,
Giorgio Pizzol