A Portonovo, sulla Riviera del Conero (Ancona) decine di podologi italiani si riuniscono per il XXXVI Congresso nazionale dell’Aip-Ampi. Terapie e tecnologie innovative saranno tra i temi più discussi
AGI – Dal piede si misura la salute della persona, il suo stato di benessere, la qualità della vita: guidati da questa certezza sono riuniti a congresso, fino a sabato, a Portonovo, sulla Riviera del Conero (Ancona) decine di podologi italiani, per il XXXVI Congresso nazionale dell’Aip-Ampi, le associazioni professionali del settore.
Con un nutrito programma di illustri relatori, approfondimenti, tavole rotonde, dibattiti e corsi formativi, i partecipanti si concentrano su tutti i temi riguardanti la salute del piede: ricerca scientifica, aggiornamento professionale e innovazione tecnologica sia nei materiali che nella strumentazione, oltre alla cura delle patologie più comuni (dal piede dell’anziano al piede diabetico).
“Questo congresso internazionale vede il confronto della diagnostica, delle terapie e delle tecnologie innovative che il podologo utilizza quotidianamente nella sua professione”, ha detto il presidente dell’AIP, Associazione Italiana Podologi Valerio Ponti.
Il Congresso interassociativo Ats, giunto alla sua 36 edizione, stavolta vede la stretta collaborazione fra l’Associazione Italiana Podologi, l’Aip del presidente Valerio Ponti e l’Associazione Mercurio Podologi Internazionale (Ampi) del presidente Enrica Alessandra Pagliari che si sono avvalsi del contributo dei responsabili scientifici Maurizio Volpini (vice presidente Aip) e Dario Barone (consigliere Ampi).
Inoltre l’Aip presenterà in anteprima un’importante convenzione con l’Anaste, Associazione Nazionale Strutture per la Terza eta’, che sottolinea ancora una volta il ruolo e la responsabilità del podologo nell’equipe che lavora dentro le Rsa. “Sono particolarmente soddisfatto della qualità e della quantità degli interventi che abbiamo in programma al Congresso di Portonovo e della collaborazione con l’Ampi”, ha aggiunto Ponti.
“Ritroviamo colleghi sul nostro stesso cammino e gli obiettivi individuati nel trattare la materia riabilitativa che a gran voce ci è stata suggerita dagli stessi nostri iscritti e dai giovani allievi laureandi in Podologia“.
Con il consueto altissimo livello scientifico sia dei temi trattati che dei relatori che nel dibattito e nel confronto hanno l’onere di spiegare a che punto la podologia oggi entra a far parte delle professioni sanitarie italiane più importanti, il Congresso ha anche l’obiettivo di lanciare un messaggio ai giovani, agli studenti e ai laureandi. La podologia è materia del futuro ma soprattutto oggi con la carenza delle figure mediche e paramediche in sanità, è una professione molto ricercata, che garantisce un’occupazione sicura, retribuzione di soddisfazione e un ruolo che conta nella società, al servizio di tutte le fasce d’età.