Il ministro della Difesa, intervistato da La Stampa, accusa Berlino di avere un “approccio ideologico” che “ci mette in difficoltà” e chiede un cambio di rotta a livello europeo
AGI – “Grave che Berlino paghi le Ong, la Germania non è un Paese amico”. Lo afferma in una intervista a La Stampa, il ministro della Difesa Guido Crosetto. “Ha un approccio ideologico – aggiunge – ci mette in difficoltà. Parigi blocca le frontiere e nessuno dice niente, l’Europa spesso sbaglia strategie”.
Secondo Crosetto, “I problemi del governo, in questo momento, sono l’immigrazione, l’inflazione e l’economia. Su questi grandi temi non possiamo agire da soli”. Agli scafisti, secondo il ministro, “bisogna togliere la certezza di poter condurre i loro traffici senza che nessuno li fermi. Superato un certo limite, diventa quasi un atto di guerra. Serve però un cambio di approccio a livello europeo. Vedo che i francesi bloccano con militari e polizia le frontiere, eppure nessuno dice niente”.
Come fare? “Non si può utilizzare la Marina. Senza una autorizzazione a riportare le persone da dove sono patire, finiremmo per fare il gioco dei trafficanti di esseri umani e il lavoro delle Ong. Gli scafisti vanno tratti alla stregua di criminali internazionali”.
Rispondendo alla domanda sul fatto che la Germania finanzierebbe una Ong per salvare le vite nel Mediterraneo, Crosetto rincara: “È molto grave. Di fronte alla nostra richiesta di aiuto questa è la loro risposta? Noi non ci siamo comportati allo stesso modo quando Angela Merkel convinse l’Ue a investire in Turchia miliardi di euro per bloccare i migranti che arrivavano in Germania dal Medio Oriente”. Crosetto non vede un disegno: “È l’approccio ideologico di una certa sinistra che non tiene conto delle conseguenze delle loro teorie sui popoli. Lo stesso approccio dimostrato dall’ex commissario europeo Frans Timmermans con la sua politica industriale per l’Ue che si rivelerà distruttiva”.
foto © Pierre Teyssot/ AGF – Guido Crosetto