Il racconto di Enzo Passaro, che era ricoverato all’ospedale di Tivoli per un intervento chirurgico: al momento della tragedia era su Tik Tok con moglie e amici. Il tempo di un video e poi è corso ad aiutare i soccorsi
ROMA – Lacrime, paura, “anziani che piangevano e avevano sete“, messi fuori nella notte attraverso le scale anticendio, con l’aiuto delle torce dei cellulari, nel buio pesto, protetti appena dalle coperte dei loro letti. Un fumo che saliva velocemente e riempiva stanze e corridoi dei reparti e la catena umana dei pazienti che si sentivano meglio e che hanno potuto alzarsi dal letto per aiutare gli infermieri.
È il racconto alla Dire del signor Enzo Passaro sulla notte da incubo che ha vissuto all’ospedale di Tivoli (dove era ricoverato per un intervento chirurgico) dove è divampato un incendio che man mano si è propagato a tre piani della struttura causando la morte di tre anziani. Enzo, prossimo alle dimissioni, quando l’incendio è partito era su Tik Tok con moglie e amici. In un attimo, si è ritrovato catapultato in una notte tragica.
Questo il video postasto da Enzo questa notte prima di cominciare ad aiutare:
“È successo verso le 23. Io mi trovavo in reparto al quarto piano, nella parte nuova di chirurgia. Il fumo saliva immediatamente, stavo abbastanza bene fisicamente e ho dato una mano agli infermieri“, racconta Enzo che a un certo punto, insieme ad altri ricoverati del piano di sotto, si ritrova nella catena dei soccorsi. “È stato brutto, il personale era ridotto per via della festa dell’Immacolata, dentro l’ospedale c’era la luce, ma gli ascensori erano in black out. All’esterno non c’erano luci di emergenza sulla scala anticendio e abbiamo usato le torce del cellulare“.
“Ho agito così per istinto, abbiamo messo in salvo e in sicurezza le persone dei reparti”. In Pronto soccorso le urla e la paura. “Tante persone anziane piangevano, avevano sete, le abbiamo messe con una coperta fuori, attraverso le scale anticendio“. “Ho firmato un foglio che ha tenuto la Capo sala per lasciare posti letto ad altri”, racconta ancora Enzo che alle tre di notte ha chiamato la moglie per farsi venire a prendere e ora è finalmente a casa, mentre scorre video e foto di una notte che non può dimenticare.