Riccardo Bacchelli: volontario di guerra

Arte, Cultura & Società

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Data, luogo e contesto generale di nascita

Riccardo Bacchelli nacque a Bologna il 19 aprile 1891, primo di cinque fratelli. Il padre Giuseppe era un avvocato di idee liberali, mentre la madre Anna Bumiller era tedesca, originaria della Svevia.

Famiglia d’origine

La famiglia Bacchelli era una famiglia borghese di buone condizioni economiche. Il padre, Giuseppe, era un avvocato di successo, mentre la madre, Anna Bumiller, era una donna colta e raffinata.

Studi e formazione

Bacchelli frequentò il Regio Liceo Ginnasio Galvani di Bologna, dove si interessò di letteratura e di storia. Dopo il diploma, si iscrisse alla facoltà di Lettere dell’Università di Bologna, ma abbandonò gli studi al terzo anno per dedicarsi alla scrittura.

Titoli e benemerenze

Bacchelli ricevette numerosi riconoscimenti per la sua attività letteraria, tra cui la laurea honoris causa in Lettere dall’Università di Bologna (1940), la medaglia d’oro ai benemeriti della cultura e dell’arte (1955) e il premio Viareggio (1936).

Servizio militare in pace e/o in guerra

Bacchelli si arruolò volontario allo scoppio della prima guerra mondiale come ufficiale di fanteria. Combatté sul fronte del Carso e fu congedato nel 1919 con il grado di capitano.

Famiglia propria: moglie e figli

Bacchelli non si sposò mai. Ebbe una relazione con Ada Fochessati, figlia del sindaco di Mantova, che morì nel 1986.

Attività professionale

Bacchelli fu un prolifico scrittore, drammaturgo, saggista e traduttore. Tra le sue opere più importanti si ricordano:

  • “Il filo meraviglioso di Lodovico Clo'” (1911)
  • “Poemi lirici” (1914)
  • “Amleto” (1918)
  • “Lo sa il tonno” (1923)
  • “Il diavolo al Pontelungo” (1927)
  • “Il mulino del Po” (1938-1940)
  • “Gioacchino Rossini” (1941)
  • “Il fiore della mirabilis” (1942)

Attività extraprofessionale

Bacchelli fu anche un attivo collaboratore di riviste e giornali, tra cui “La Voce”, “La Ronda” e “La Fiera Letteraria”.

Ulteriori attività non professionali o extraprofessionali

Bacchelli fu anche un appassionato di musica e di teatro.

Convinzioni politiche e religiose

Bacchelli era un liberale di idee progressiste. Non fu mai un simpatizzante del fascismo, ma in un primo momento si adeguò alle politiche del regime. In seguito, si allontanò dal fascismo e divenne un oppositore del regime.

Data, luogo e contesto generale di morte

Bacchelli morì a Monza l’8 ottobre 1985, all’età di 94 anni.

Eventuali attività culturale, artistica ed opere relative

Bacchelli fu un autore prolifico e versatile. La sua produzione letteraria spazia dalla narrativa al teatro, dalla poesia alla saggistica. È considerato uno dei maggiori scrittori italiani del Novecento.

Tra le sue opere più importanti si ricordano:

  • “Il mulino del Po”, un romanzo storico che narra la storia di una famiglia di mugnai ferraresi dal periodo napoleonico alla prima guerra mondiale.
  • “Il diavolo al Pontelungo”, un romanzo storico che narra le vicende di un gruppo di anarchici a Bologna nel 1874.
  • “Lo sa il tonno”, una favola filosofica che narra la storia di un tonno che si ribella al suo destino.

Bacchelli fu anche un attivo collaboratore di riviste e giornali, tra cui “La Voce”, “La Ronda” e “La Fiera Letteraria”.

Conclusioni

Riccardo Bacchelli fu uno scrittore versatile e prolifico, che ha lasciato un’importante eredità letteraria. La sua opera è caratterizzata da un profondo interesse per la storia, la società e la cultura italiana.

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