Il vicepresidente del Consiglio sulle catene e il guinzaglio in tribunale a Budapest: “Chi invoca l’indipendenza della magistratura in Italia immagino abbia lo stesso rispetto per la magistratura di altri paesi europei”
ROMA – Mentre l’indignazione monta per le immagini di Ilaria Salis in catene in un tribunale di Budapest, dove è in carcere senza processo con l’accusa di aver aggredito dei neonazisti, il vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini sposta l’attenzione sull’eventuale colpevolezza della militante antifascista: se colpevole, è incompatibile con l’insegnamento, rimarca (Salis è una maestra).
“E’ fondamentale chiedere condizioni di detenzione civili e umane e un giusto processo. Spero si dimostri innocente perchè qualora fosse colpevole, atti di violenza imputabili a una maestra elementare che gestisce il presente e il futuro dei bambini, sarebbero assolutamente gravi. Il fatto che sia a processo anche in Italia per altre aggressioni è spiacevole, però le catene in un’aula di tribunale non si possono vedere, quindi bene fa il governo italiano a chiedere il rispetto dei diritti. Poi chi invoca l’indipendenza della magistratura in Italia immagino abbia lo stesso rispetto per la magistratura di altri paesi europei“, dice il leader della Lega Matteo Salvini in un punto stampa da Bruxelles. “Se fosse ritenuta colpevole- prosegue Salvini- ovviamente incompatibile con l’insegnamento in una scuola elementare italiana”.
A proposito delle catene, ieri Fratelli d’Italia aveva sostenuto che anche in Italia ci sono stati casi simili, durante Tangentopoli o nel caso di Enzo Tortora.
SCHLEIN A SALVINI: “CHI ACCUSATO SEQUESTRO PERSONA PUÒ FARE MINISTRO?”
“La Lega anziché battersi per non vedere calpestata la dignità di una cittadina italiana si mette a rovistare nel suo passato, ancora prima che sia pronunciata sentenza ha già deciso la colpevolezza, e mette altre catene ai polsi e alle caviglie di Ilaria Salis richiamando accuse su cui è già stata assolta. In questa nostalgia di Medioevo dove sparisce la presunzione di innocenza Salvini si spinge ad affermazioni di un paternalismo insopportabile, ma se sostiene che chi è accusato di lesioni non possa fare la maestra allora viene da chiedergli come possa, chi è accusato di sequestro di persona, fare il ministro”. Lo afferma la segretaria del partito democratico Elly Schlein.
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