Siamo nel 2024. Che cosa è cambiato? Molti uomini continuano ad avere fame di cibo e di giustizia e ci sono Paesi che soffrono per le devastazioni di guerre che non sono mai “piccole ”. In molti Stati continua a mancare la Libertà.
I ricchi continuano a non occuparsi di chi opera per la loro prosperità. Molte ideologie restano confuse e ancor più lo sono coloro che le condividono. Essere liberi, ma tutti liberi, è difficile come per l’anno che ci siamo lasciati alle spalle. Cosa c’è di nuovo? L’ossequio continua ad allettare più della sincerità. La contestazione e la repressione più del dialogo e della carità. E siamo ancora soli con i nostri compromessi, con i dubbi per il domani. Soli, in città che appaiono indifferenti al malessere e circondati da altri uomini in preda ad un dinamismo che è, forse, incapacità di fermarsi per paura di pensare.
Se il calendario indica un “nuovo” anno, significa, forse, che siamo cambiati? Dove sono finiti i buoni propositi con i quali avevamo iniziato quello che ci siamo lasciati alle spalle? Se il mondo non è cambiato in oltre duemila anni di “nuovi” anni, la colpa è solo nostra.
Giorgio Brignola