Vivere i quadri di Van Gogh non solamente con gli occhi ed il cuore, ma con tutti i sensi. Basti pensare che visitando vangoghexpo.com/milano (ospitata fino a settembre a Lampo Scalo Farini, via Valtellina, 5 a Milano) ci si immerge totalmente nei dipinti più famosi del grande artista post impressionista olandese nel verso senso della parola. Si viene proiettati in un mondo parallelo, digitale, nel quale spiccano l’esperienza immersiva e la realtà allargata, ossia un tuffo nei colori e nelle emozioni di Van Gogh, che avvolgono, prendono, circondano e spingono il visitatore in un viaggio in cui tutti i sensi vengono stimolati.
Il percorso inizia con una immersione nelle stampe giapponesi che fecero da stimolo alla creatività del Nostro. Van Gogh aveva conosciuto l’arte del Giappone durante il suo soggiorno ad Anversa. Trovava molto divertenti “quelle piccole figure femminili nei giardini o sul bagnasciuga, i cavallerizzi, i fiori, i rami spinosi e contorti” come scriveva all’amato fratello Theo. La passione per le stampe giapponesi crebbe quando si trasferì a Parigi, una passione che era condivisa da tanta gente, tanto che divennero una vera e propria moda. Fiori, acque, ponti di legno, personaggi, barche, cieli, piogge circondano nella sala lo stupefatto visitatore che si trova circondato, ammaliato, preso in mezzo da un vortice di tonalità -blu, verdi, azzurro, rosso, giallo- che rimbalzano e vibrano e rotolano su se stesse e si riflettono nella specchiera posizionata ad arte in una parete.
Van Gogh era attirato dalla luminosità delle opere giapponesi perché erano semplici come un respiro e ritraevano una figura umana in pochi tratti. E quando si trasferì nel sud della Francia, ad Arles, trovò un connubio tra il meridione francese e il Sol Levante, costituito dal sole, dai colori, e dalla singolare atmosfera della cittadina. E qui nacquero le più importanti e conosciute tele che conosciamo e nelle quali si viene avvolti: dall’angolo dei girasoli, alla famosissima stanza di Vincent ad Arles, riprodotta fisicamente e nella quale ci si può inoltrare e sedere.
La sala immersiva rappresenta il cuore della mostra. Seduti su sdraio e panchine, è possibile ammirare i colori e le opere di Van Gogh che vengono proiettate sui muri e sul pavimento, in un rincorrersi di immagini, suoni e colori che vanno dal celebre cielo della “Notte Stellata” al campo di grano con volo di corvi, dalle onde del mare a tutti i celebri autoritratti. Le pennellate e le sensazioni emotive si articolano, e si avvinghiano, così che la vista rimane catturata e inevitabilmente si percepiscono emozioni e sensazioni uniche.
Il passaggio alla parte riguardante la realtà aumentata e virtuale è allo stesso modo eccitante. Con un visore in testa, il visitatore è condotto in un viaggio in tutte le tele di Vincent, dal celebre bar di Arles, ai campi gonfi di grano; dalle strade del villaggio, percorso come se fossimo alla guida di un carretto, ai panorami in cui è possibile ruotare lo sguardo a 360 gradi.
Insomma, un’esperienza da fare, indimenticabile. Non a caso “Van Gogh The Immersive Experience” ha vinto la medaglia d’oro per la migliore Esperienza immersiva ai prestigiosi Eventex 2023 Awards. E’ stata premiata come miglior esperienza immersiva del 2021 da USA Today. Ed è stata classificata dalla CNN tra le 12 migliori esperienze immersive del mondo.
Daniele Acconci