Vinitaly: il Pinot grigio del Consorzio delle Venezie

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Valorizzare il Pinot Grigio nelle sue innumerevoli sfaccettature. Questo è l’obiettivo del  Consorzio Vini doc delle Venezie  che ha partecipato al recente Vinitaly, il cui scopo rappresenta la volontà delle filiere del nord-est (provincia autonoma di Trento, regione autonoma Friuli Venezia Giulia e Regione Veneto), di assicurare la tutela della giovane denominazione di origine del Pinot grigio, valorizzando anche l’intera produzione precedentemente commercializzata con la IGT.

In termini di numeri, l’85% della produzione italiana, prima al mondo per volume, viene prodotta nel Triveneto. Solo qui nel 2016 sono stati raggiunti 23.374 ettari vitati, con valori di incremento importanti rispetto al 2014 (+30,3% in Veneto, +23,2% in Friuli Venezia Giulia e +4,5% nella Provincia di Trento).

Il percorso di qualificazione della nuova DOC, costituita ad aprile 2017, ha puntato con decisione sulla qualità, ha ridefinito i valori di riferimento per ogni fase produttiva con l’obiettivo di valorizzare tutti i vini Pinot grigio, diminuendo la produzione di ben 26 ettolitri/ettaro rispetto alle IGT. Questo ha permesso un miglioramento significativo dei parametri qualitativi del prodotto finale che verrà etichettato come Pinot grigio DOC delle Venezie.

I vini che abbiamo degustato al Vinitaly provengono dall’intero territorio di estensione della doc in base a un criterio di prossimità e affinità pedo-climatica e consentono di assaporare un Pinot Grigio che si presenta con alcune  sfaccettature diverse, a seconda dei terroir, dei climi, delle posizioni morfologiche, delle metodologie di affinamento ma con molti punti in comune.

Il disciplinare del Pinot grigio DOC delle Venezie prevede la produzione di quattro tipologie di vino con le seguenti caratteristiche:

  • Pinot grigio
  • Pinot grigio spumante
  • Pinot grigio frizzante
  • Bianco

Abbiamo avuto l’opportunità di degustare i vini provenienti dalle varie zone in cui si articola il Consorzio. I Pinot grigi presentatici hanno alcuni tratti in comuni come le note erbacee e i profumi di agrumi e di frutta bianca. I sapori vanno dalla sapidità a gusti leggermente acidi (da non confondere con le note di “durezza”, ma intesi nel senso letterario) che richiamano gli agrumi, dalla potenza delle note erbacee alla esplosività e alla persistenza in bocca dei sapori di frutta bianca.

Vinitaly: grande successo per i Pinot Grigi del Consorzio delle Venezie. Con la degustazione di più vini consecutivamente viene sottolineata la differenza tra i vari territori. Il Pinot grigio dei Lessini Durello, così come quello proveniente dal trevigiano Lison sono caratterizzati dalla fragranza delle note erbacee e di salvia, dai profumi intensi e piacevoli e dai sapori di frutta bianca, molto forti e persistenti. Che dire poi del Pinot grigio di Gambellara che esprime tutta la sua fragranza in un bicchiere che rischia di esplodere per i suoi profumi e per i suoi gusti intensi e mai domi.

Dai colli orientali del Friuli e dal Trentino giungono Pinot Grigi importanti, che lasciano sorpresi  e ammirati, davanti ai calici si alternano profumi di pompelmo e fragranze di limone, ma il sorso non dà fastidio al palato. Anzi…

Deludono un po’ invece i Ramati, piuttosto tiepidi e meno carismatici dei bianchi  al naso promettono quello che poi al gusto non mantengono. Ma forse è solo questione del momento.

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