Il vertice del Mef in audizione parlamentare ha illustrato il piano di attuazione e le prospettive del federalismo fiscale, rassicurando i contribuenti
Autore: Mirko Gabriele Narducci
ROMA – “In linea con gli impegni assunti al Pnrr, la legge delega di riforma fiscale 111/2023 ha individuato specifici principi e criteri direttivi affinché il Governo possa realizzare la piena attuazione del federalismo fiscale regionale, modificando il decreto legislativo 68/2011. La realizzazione del federalismo simmetrico prevede che a seguito dall’abolizione dei trasferimenti erariali, nelle Regioni a statuto ordinario dovrà essere assicurato un ammontare di risorse tale da lasciare in ogni caso invariata la pressione fiscale sui contribuenti”. Lo ha detto il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, in audizione in commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale sulle tematiche relative allo stato di attuazione e alle prospettive del federalismo fiscale. A tal fine, ha proseguito Giorgetti, “la compartecipazione all’Iva dovrà essere ripartita in base al principio di territorialità. Tale attività è oggetto di specifiche milestone del Pnrr, e sono in corso di definizione i trasferimenti alle Regioni a statuto ordinario che dovranno essere soppressi dal 2027, i necessari meccanismi per la fiscalizzazione dei trafserimenti, il principio di territorialità per l’attribuzione della compartecipazione Iva, i livelli essenziali delle prestazioni e le modalità di perequazione”.
La commissione tecnica per i fabbisogni standard, ha spiegato il ministro, “ha redatto un documento finale che riporta l’elenco dei trasferimenti fiscalizzabili, che ammontano a circa 10 miliardi e riguardano ambiti rilevanti di competenza regionale come tpl, politiche per la famiglia, giovani e disabilità, politiche sociali per le non autosufficienze, agricoltura, istruzione, formazione professionale e diritto allo studio universitario”.
Ora “il dipartimento degli Affari regionali sta tenendo riunioni per valutare come dar seguito a tale riforma. Nell’ambito dei trasferimenti da fiscalizzare, particolare attenzione dovrà essere riservata a quelli relativi al trasporto pubblico locale, che ammontano a 5 miliardi, la metà del totale”.
fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it