La storia d’amore di una coppia per se stessa e di una coppia per il mondo

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Recensione  del libro di Giuseppe Storti .
 di Lana Lia
Il giornalista e scrittore Giuseppe Storti ha ricevuto una recensione dalla scrittrice e giornalista probono Emanuela Molaschi. Condividiamo il testo della recensione, in quanto riteniamo che sia molto interessante questa lettura non solo perché è di Scampia, ma per tutti.
Recensione:
L’ho letto tardi e a rate, per varie problematiche personali, ma ricordavo bene dove mi ero fermata. Ieri sera l’ho finito. È un libretto breve e semplice che, se letto in un momento di tranquillità, si finisce anche in un giorno. Con orgoglio da Scampia è un libro che tratta delle periferie sociali sia fisiche che psicologiche e delle difficoltà dei giovani e dei nuovi adulti che vivono nei rioni. È una storia di speranza, inventata, ma che dovrebbe diventare presto realtà, attraverso qualcuno che ispirato, magari proprio del libro, dovesse decidere di realizzare un progetto come “La casa di Gennarino”.
La storia mostra come tutti i giovani possano avere una seconda opportunità per dimostrare le  loro reali capacità, se guidati dalle persone giuste.  Racconta  anche il sacrificio, la lotta contro ciò che è sbagliato, ma pure l’amore. Molte persone temono questo libro e, infatti, persino Facebook voleva capire di che cosa trattasse l’articolo su questo romanzo. Questo scritto non è altro che una storia d’amore tra due ragazzi che vogliono cambiare la loro città salvando i giovani. Una storia d’amore, quindi, di una coppia per se stessa e di una coppia per il mondo. Il libro tocca anche il difficile argomento della disabilità, in particolare quella causata da un incidente – no spoiler-.
Il riscatto sociale è evidente sia nella storia degli adolescenti che Marco e Mara aiutano sia in quella dello stesso Marco che riesce, finalmente, ad avere quello che gli spetta e ad essere una persona libera, nonostante ciò che gli riserverà il futuro. Si sa che non è facile diventare liberi e combattere le ingiustizie, ma Marco ce la farà.
Buona lettura.
Emanuela Molaschi.
Dopo queste parole, si auspica che chiunque abbia letto il libro e, magari, anche solo questa recensione, abbia la voglia di incominciare a cambiare il mondo partendo da quel poco che può fare là dove si trova. Ovunque possono essersi periferici essenziali psicologiche fisiche o barriere  architettoniche per la disabilità. Ovunque ci possono essere ragazzi in difficoltà, ma il nostro contributo può fare davvero la differenza.
Lana Lia

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