Cosa rischiano gli atleti che nuotano nella Senna?

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Alessandro Miani (Sima): “Compiuti notevoli progressi per migliorare la qualità dell’acqua, ma i pericoli sanitari non possono essere completamente eliminati”

Autore: Rachele Bombace

ROMA – In scena alle Olimpiadi di Parigi questa mattina le gare femminili e maschili di Triathlon nella Senna, mentre per il nuoto di fondo bisognerà aspettare. Il timore di tanti è che la salute delle atlete che si sono tuffate sia a rischio. Sono stati compiuti notevoli progressi per migliorare la qualità dell’acqua della Senna, ma i rischi sanitari non possono essere completamente eliminati. Un monitoraggio continuo e rigorose misure di sicurezza saranno essenziali per garantire la protezione degli atleti durante le competizioni”, risponde alla Dire Alessandro Miani, presidente della Società italiana di medicina ambientale (Sima), che aggiunge: “Rischiare anche solo di prendersi una linea di febbre o di avere una gastroenterite una sera vuol dire rovinarsi le Olimpiadi. È comprensibile la preoccupazione degli atleti e delle atlete. Ci saranno controlli e diluizioni importanti di eventuali sostanze patogene di origine microbiologica e chimicofisica, ma con il caso Sinner abbiamo visto come basti una linea di febbre o un raffreddore per far ritirare un atleta dopo anni di preparazione. Per alcuni sport le Olimpiadi sono il centro della possibilità carrieristica di un atleta”, avverte Miani.

La qualità dell’acqua e i rischi sanitari associati sono, quindi, “questioni cruciali per la sicurezza degli atleti”. Ecco un’analisi dettagliata della situazione realizzata dalla Sima:

Miglioramenti della Qualità dell’Acqua:

  1. Progetti di Depurazione: Sono stati lanciati progetti significativi per migliorare la qualità dell’acqua della Senna. Questi includono l’installazione di nuovi impianti di trattamento delle acque reflue e la modernizzazione di quelli esistenti per ridurre gli scarichi inquinanti.
  2. Rimozione di Scarichi Illegali: Le autorità hanno intrapreso azioni per identificare e rimuovere scarichi illegali di acque reflue nella Senna, un passo fondamentale per migliorare la qualità dell’acqua.
  3. Monitoraggio Continuo: È previsto un monitoraggio continuo della qualità dell’acqua per garantire che rispetti gli standard stabiliti per le competizioni in acque libere. I test riguarderanno la presenza di batteri, virus, e inquinanti chimici.

La Sima dichiara però che “nonostante gli sforzi per migliorare la qualità dell’acqua, esistono ancora potenziali rischi sanitari”:

  1. Infezioni Gastrointestinali: La presenza di batteri fecali come E. coli può causare infezioni gastrointestinali, con sintomi come diarrea e vomito.
  2. Infezioni della Pelle e degli Occhi: Il contatto con l’acqua contaminata può portare a infezioni della pelle, eruzioni cutanee e infezioni agli occhi.
  3. Leptospirosi: Questa malattia, causata da batteri presenti nell’urina degli animali (ratti e topi in primis), può essere un rischio in acque contaminate. I sintomi includono febbre alta, mal di testa e dolori muscolari.
  4. Esposizione a Inquinanti Chimici: La presenza di metalli pesanti, pesticidi e altri inquinanti chimici può avere effetti a lungo termine sulla salute, anche se meno immediati rispetto ai rischi microbiologici.

Queste, invece, secondo la società scientifica sono le misure di sicurezza intraprese. Per mitigare i rischi, fa sapere Miani, il comitato organizzatore delle Olimpiadi e le autorità locali stanno implementando diverse misure:

1. Protocolli Sanitari: Misure di prevenzione e risposta rapida per eventuali casi di infezione tra gli atleti.

2. Verifiche Regolari: Controlli frequenti della qualità dell’acqua per assicurare il rispetto degli standard di sicurezza.

3. Trasparenza dei Dati: Pubblicazione regolare dei dati sulla qualità dell’acqua per garantire trasparenza e fiducia tra gli atleti e il pubblico.

fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

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