Il viaggio di Alessandro Leoni con Feudi Spada nell’arte vinicola umbra

Umbria

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Alessandro Leoni, nato nel cuore vitivinicolo del Piemonte, ha portato la sua passione ed il suo talento in Umbria, una terra ricca di potenziale e di storia.

Qui, a Viceno di Castel Viscardo, ha fondato l’azienda Feudi Spada con Maurizio Fea nel 2010, dedicandosi alla valorizzazione dei vitigni locali e internazionali.

Ha iniziato i suoi studi in Scienze Agrarie presso l’Università degli Studi della Tuscia arricchendo il suo percorso con un approccio sia scientifico che pratico.

La scelta di vitigni come il Grechetto e il Sangiovese, insieme a Grenache e Syrah, ha permesso a Feudi Spada di produrre vini che esprimono pienamente l’unicità del terroir umbro.

Alessandro, puoi raccontarci l’inizio della tua passione per il vino e la nascita di Feudi Spada?

La mia passione per il vino è nata nel 2002, durante la mia prima vendemmia casalinga. La qualità dei vini di mio zio, che coltivava un modesto vigneto destinato all’uso familiare, non era eccezionale, ma la sua dedizione e il suo amore per la terra mi hanno profondamente ispirato. È stato quel legame viscerale con il territorio e il desiderio di eccellere in questo campo che mi hanno spinto a fondare Feudi Spada. Ho voluto creare un luogo dove poter sviluppare la mia passione, esplorare le potenzialità del terroir e innovare costantemente nelle tecniche di produzione del vino.

Potresti fornire alcuni dettagli storici sulla tenuta Feudi Spada e sulle particolarità del territorio di Viceno?

 Feudi Spada si trova in un’area ricca di storia in Umbria, una regione dove la tradizione vitivinicola si fonde con la passione per il sapere. La nostra tenuta è strategicamente posizionata tra i 450 e i 550 metri sul livello del mare, il che contribuisce a un microclima ideale per la viticoltura. I nostri terreni si distinguono per la loro varietà geologica: da sedimentari, arricchiti da argille e fossili, a vulcanici, caratterizzati da rocce basaltiche. Questa diversità non solo contribuisce alla ricchezza del nostro vino, ma definisce anche il carattere distintivo di ogni bottiglia che produciamo, con una freschezza e una mineralità che sono veramente espressioni autentiche del nostro territorio.

 Hai studiato sotto la guida di Riccardo Cotarella. C’è un insegnamento del maestro che porti sempre con te?

 Durante le quattordici vendemmie trascorse sotto la guida di Riccardo Cotarella, ho assorbito non solo la profondità delle sue conoscenze tecniche, ma ho anche imparato l’importanza di infondere etica e rispetto in ogni aspetto del processo vinicolo. Uno dei principi che mi ha insegnato è che ogni decisione, dal vigneto alla bottiglia, deve essere presa con considerazione per il benessere della terra e delle persone coinvolte. Questi valori sono diventati i pilastri fondamentali su cui si fonda l’operato quotidiano di Feudi Spada.

 Quali sono le principali caratteristiche delle vostre etichette e come avviene la produzione dell’azienda Feudi Spada?

 La nostra produzione è caratterizzata dall’eleganza e dalla pulizia olfattiva dei nostri vini, elementi che emergono chiaramente grazie all’alta posizione dei nostri vigneti che favorisce un’ottimale maturazione delle uve. Inoltre, la collaborazione con il ceramista Marino Moretti per le nostre etichette “Annate d’Artista” è un vero e proprio simbolo dell’intersezione tra arte e enologia che caratterizza Feudi Spada. Ogni anno, Moretti crea un design unico che non solo celebra la vendemmia dell’anno ma anche racconta una storia, trasformando così ogni bottiglia in un pezzo di collezione.

 Come nasce l’idea di realizzare Monte-Alfina, un vino che sta ottenendo riconoscimenti dalla critica enologica?

Monte-Alfina Chardonnay proviene dall’Altopiano Vulcanico dell’Alfina, un’area riconosciuta per il suo terroir unico tra Umbria, Lazio e Toscana. I nostri vigneti, tra i più elevati dell’Umbria, si avvalgono di terreni vulcanici ed una gestione attenta, che insieme al legno di rovere francese giovane usato in fermentazione, conferiscono al vino profondità e complessità. Questo Chardonnay, frutto di una selezione clonale di Borgogna, matura prima in legno e poi in bottiglia, risultando in un’etichetta di straordinaria eleganza e finezza.

 Qual è il mercato di riferimento per Feudi Spada e come gestite la distribuzione?

 Il nostro focus è principalmente l’alta ristorazione, dove i nostri vini possono essere apprezzati in ambienti che rispecchiano la qualità e la cura che impieghiamo nella loro produzione. Siamo particolarmente attivi in mercati prestigiosi come la Costiera Amalfitana e la Toscana, e abbiamo una forte presenza anche a livello internazionale, con circa il 40% del nostro fatturato proveniente dall’estero. Lavoriamo strettamente con distributori che condividono la nostra filosofia e che sono in grado di comunicare il valore del nostro territorio e dei nostri vini ai consumatori di tutto il mondo.

Quali sono gli obiettivi futuri di Feudi Spada?

I nostri obiettivi futuri sono fortemente incentrati sulla sostenibilità. Stiamo collaborando con accademici e ricercatori per sviluppare tecniche avanzate di difesa delle viti che eliminano l’uso di prodotti chimici nocivi. Questo approccio non solo aiuta a proteggere l’ambiente, ma rafforza anche il nostro impegno verso una viticoltura sostenibile e responsabile. Ci impegniamo a essere pionieri in queste pratiche, assicurando che Feudi Spada rimanga all’avanguardia nella produzione di vini di alta qualità nel rispetto della natura e della nostra comunità.

 A chi devi il successo che hai raggiunto oggi?

 Il successo di Feudi Spada è profondamente radicato nel supporto continuo della mia famiglia, in particolare mio cugino e socio Maurizio. La loro fiducia nei miei sforzi e il loro supporto incondizionato hanno trasformato ogni sfida in un’opportunità per crescere e migliorare. Il successo di Feudi Spada è un successo condiviso, frutto di un lavoro di squadra e di una visione comune che ci spinge ogni giorno a superare i nostri limiti e a perseguire l’eccellenza.

Mirko Crocoli

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