Rileggere “Il nichilismo” di F. Volpi. Nietzsche: il distruttore del «mondo vero» vs. Platone

Interviste & Opinioni

Di

di Camilla G. Iannacci

I due mondi

Nietzsche il distruttore del “mondo vero” cancella il soprasensibile, il mondo ideale: ora cosa resta, se resta, il senso del mondo, ora si vivrà il vuoto ?
Se il “mondo vero” non ha ragione di esistere cosa resta della realtà del mondo?
La risposta raggela: «Col mondo vero abbiamo abolito anche quello apparente» Nietzsche si congeda e ci congeda dal platonismo.
Se i due mondi, l’apparente e l’ideale, non esistono più quindi si assiede tra noi il nulla?
Il filosofo prosegue inesorabile: è il mondo di Platone che tramonta, dopo aver congedato la sua interpretazione del mondo sensibile ovvero dell’ “apparenza” si apre un nuovo sentiero, “Una nuova concezione del sensibile e un nuovo rapporto tra sensibile e non sensibile”.

Il nichilismo incompleto ed attivo

“Fine” e “verità” sono stati autoinganni, illusioni umane: ora che il mondo non è più ammantato di valori cosa ne è del mondo?
Nella temperie di ciò che Nietzsche chiama “nichilismo incompleto” ancora si dispiega il soprasensibile, l’ ideale e perdura la ricerca della verità come accade “nel positivismo, nello storicismo, nella spiegazione naturalistica, causale e meccanicistica dell’universo”.
Solo il passaggio al “nichilismo completo ed attivo” consente il superamento del “mondo vero”, del concetto di verità: il sovrasensibile mostra la propria inesistenza.
L’umano aveva creato il mondo vero ed ora l’umano l’ abbandona laddove smaschera ai propri occhi l’inganno in cui si era avviluppato.

Il superamento dell’umano

Solo l’abbandono delle credenze e delle illusioni di cui si è ammantata la ragione per troppo tempo, e qui risuona la voce di Democrito, Lucrezio e Leopardi, consente l’avvento di un’altra umanità che Nietzsche definisce “il superuomo” e che solo nella lettura che ne fa Heidegger s’intende nel suo significato e che esula totalmente da qualsiasi “potenziamento delle facoltà” ma indica solo la possibilità di perseguire significati nuovi dopo il congedo dal quel mondo che si è ritenuto falsamente… vero.
Va accolto quindi il caos insito nel mondo ove impera il divenire e non ha senso perseguire la ricerca… di senso.
Il nichilismo allora, come scrive Nietzsche, diventa definitivamente «Pensiero nella sua forma più terribile: l’esistenza, così com’è, senza senso e scopo» e precisa Volpi «Ciò significa che non dobbiamo pensare soltanto che la vita non si prefigga nulla e che, come il volgere dei pianeti, nulla insegua nella sua corsa se non sé stessa. La vita fa tutto ciò che le consentono la meccanica e l’energia del cosmo e null’altro».

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