Un’estate ricca di riferimenti culturali alle divinità del Mondo Antico
Il mito è importante perché ci permette di conoscere meglio la nostra sessualità, esperti e studiosi delle scienze sociali raccolgono a piene mani queste uova d’oro per confrontare attualità e passato, immaginando “archetipi sessuali” che riemergono costantemente come se fossero impronte genetiche incancellabili. La sessualità, nel mondo greco- latino, ci racconta di figure maschili e femminili che danno luogo a modelli comportamentali praticamente universali in un concentrato di memoria collettiva di cui rimane traccia nei temi mitologici rappresentati sui vasi antichi.
L’archetipo del seduttore è Zeus che conquista ninfe, donne mortali e dee assumendo le più svariate forme e ricorrendo agli stratagemmi più originali: diventa una nuvola per sedurre la sacerdotessa Io, pioggia d’oro per fecondare Danae, e ancora toro bianco, aquila o cigno come sul cratere della Collezione Rizzon esposto nel Museo Ridola di Matera. L’archetipo di Zeus è l’uomo che vuole fondare un regno con molti figli e una moglie capace di pensare alle funzioni genitoriali in cui si impegna il meno possibile, un uomo Zeus vuole autorità e potere per i quali è disposto a correre dei rischi.
L’archetipo di seduttrice donna è nel mondo greco romano Afrodite o Venere, dea dell’amore e della bellezza irresistibile per chi le sta vicino, il rapporto sessuale è sinonimo di comunicazione e di conoscersi e capirsi a vicenda, ognuno vede l’altro in una luce speciale che scompare spesso in una semplice infatuazione.
Ma cosa s’intende per seduzione? La parola viene dal latino seducere, cioè “sviare”: vale a dire che un uomo o una donna seducono se intraprendono una relazione dichiarando un amore che non sentono. Questo avviene solo se tra i due membri della relazione si crea un certo grado di fiducia, perché la seduzione non è una transazione commerciale ove entrambe le parti sono uguali, ma è uno “sviare”, cioè un raggiro, ma anche una falsa promessa. Nascono meccanismi inconsci, per cui come scrive lo psichiatra sessuologo e fondatore della “Sessoanalisi” Claude Crèpault :
…l’uomo può utilizzare la sessualità per dimostrare a sé stesso di essere un “vero uomo”; lo farà attraverso la sua potenza fallica e il dominio. La donna sarà più preoccupata per la sua “desiderabilità sessuale”: essere oggetto di desiderio, diventare per il desiderio dell’uomo, un’esigenza quasi vitale …
Umberto Palazzo
Editorialista de Il CorriereNazionale.net