Un viaggio “nelle regioni della scontentezza”: è quello che ha fatto il saggista Marcello Veneziani con la sua lectio magistralis ieri sera in Piazza Grande a Modena al Festivalfilosofia
Autore: Silvia Mari
MODENA – “Abbiamo avuto i ribelli e i rivoluzionari, oggi, nonostante il benessere e la longevità, in Occidente abbiamo gli scontenti e il mare oscuro del rancore si allarga“. Marcello Veneziani, saggista e filosofo, fa un viaggio “nelle regioni della scontentezza”, male del nostro tempo, in piazza Grande a Modena con la sua lezione magistrale in programma al Festivalfilosofia.
Il ritratto dello scontento si compone di diversi elementi e di uno strano legame con gli altri e con il potere. Non è infelicità: “La scontentezza è sempre comparativa (non è il soffrire interiore dell’infelice) e ha un’animosità e un tratto tutto moderno tanto che nella classicità non ci sono termini precisi per definirlo. La scontentezza è tipicamente occidentale e faustiana- la descrive Veneziani- è come una sete continua, un narcisismo frustrato perchè viviamo un’epoca in cui desideri e diritti vengono identificati e il limite delle nostre possibilità quando appare ci procura uno scompenso”.
fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it