Venerdì 27 settembre si terrà a Macerata l’evento conclusivo del progetto “Secondo Festival regionale di Teatro in Carcere nelle Marche”, realizzato dall’Ufficio del Garante regionale dei diritti della persona delle Marche (in collaborazione con il Comune di Macerata) ed attuato dall’Associazione culturale cittadina universitaria “Aenigma APS”, capofila del Coordinamento Regionale Teatro in Carcere Marche.
L’obiettivo del Festival (giunto alla seconda edizione dopo l’esperienza del 2022 che ha coinvolto il Comune di Pesaro) è volto a canalizzare il lavoro svolto nei laboratori teatrali attivi presso gli istituti penitenziari marchigiani (Ascoli Piceno, Fermo, Ancona-Montacuto e Ancona-Barcaglione, Pesaro, Fossombrone), puntando al potenziale altamente rieducativo delle arti sceniche nei confronti dei detenuti.
La giornata del 27 settembre si dividerà in due momenti distinti:
– Auditorium della Biblioteca comunale ‘Mozzi Borgetti‘ (ore 15 -18): tavola rotonda dal titolo “Teatro e diritti” alla presenza degli organizzatori e dei protagonisti delle esperienze teatrali realizzate nei sei Istituti penitenziari
-Teatro ‘Lauro Rossi’ (ore 21): spettacolo “La Commedia dell’arte negli scenari di Casamarciano” (performance della Compagnia ‘Controvento‘ della Casa Circondariale di Pesaro e del Teatro Universitario ‘Aenigma’ di Urbino, ispirata a due canovacci originali del Seicento).
“Il progetto in questione – ha sottolineato il Garante regionale dr. Giancarlo Giulianelli – contribuisce a perseguire l’obiettivo che mi sono dato: impegnarmi per abbattere il muro di separazione tra comunità civile e comunità carcerarie. In questo caso ciò avviene attraverso la condivisione di un’esperienza teatrale che ha il potere di mettere in contatto il dentro ed il fuori delle “mura” i detenuti con studenti, associazioni, volontari, cittadini tutti) e di diffondere una cultura del rispetto e del contrasto di ogni tipo di discriminazione”.
Francesca D’Alessandro (vice Sindaco di Macerata e assessore alle Politiche Sociali e Pari Opportunità) ha precisato che “Macerata si propone fortemente di essere una città sempre più inclusiva per tutte le fragilità sociali e quindi anche per chi ha avuto percorsi di vita complicati e difficili. L’obiettivo del progetto è puntare ad una riabilitazione anche attraverso l’ausilio dell’arte che rappresenta un importante contributo nella costruzione di una comunità più solida e solidale’.
Paola Cecchini