Matrimonio in crisi sempre più diffuso e durata attuale paragonabile alle tradizioni tribali

A.I.ph
Nel gruppo etnico dei Fanti che vive in Ghana, la società è gestita dalle donne che pretendono figli per ingrandire il lignaggio, se non arrivano viene considerato responsabile il marito che dopo sei mesi la famiglia della sposa spinge a lasciare.
Il matrimonio secondario è una forma di matrimonio riscontrabile in Nigeria e Camerun, la donna sposa uno o più mariti secondari restando sposata a tutti i mariti precedenti (Levigne 1980). La donna vive solo con un marito per volta ma mantiene il diritto di ritornare da uno dei precedenti e di averne figli legittimi in seguito.
Nella tribù Dogon del Mali, vige la poligamia, in funzione delle disponibilità economiche maschili, ma il matrimonio è sempre subordinato al consenso da parte della donna, la quale possiede proprietà personali. Per potersi sposare molti giovani debbono lavorare per parecchio tempo gratuitamente per la famiglia dei futuri suoceri.
Essendo il compito primario delle donne quello di generare figli, non è affatto richiesta la verginità, tanto che una precedente maternità viene apprezzata quale garanzia di fecondità. Ne consegue una certa libertà nei costumi sessuali, soprattutto prenuziale.
La donna può essere ripudiata anche senza motivo, soprattutto se sterile. Tra i Guayaki o Aichè del Paraguay la donna ha diritto a un numero illimitato di amanti senza che tra di loro vi sia rapporto di parentela e più ne ha avuti e più sarà desiderata. Una donna guayaki sposata anche varie volte può portare un giovane da lei, fare l’amore e poi presentarlo ai mariti e vivere tutt’insieme.
I giovani Nambikwara dell’Amazzonia, dicono che sposarsi è una cosa buona ma anche che è difficile avere una giovane e bella moglie dato che vanno tutte al capo e ci si deve accontentare di rapporti sessuali con i cognati o di una vecchia moglie già ripudiata da un altro. Succede che un uomo sposi tre o quattro mogli prima di esserne soddisfatto, la moglie ripudiata torna a vivere con i genitori se vivono ancora o rimane a collaborare con il vecchio marito in una posizione leggermente inferiore.
Umberto Palazzo
Editorialista de IlCorriereNazionale.net