Libano, esercito israeliano spara e ferisce due peacekeeper dell’Unifil. Crosetto convoca l’ambasciatore di Israele

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“Qualsiasi attacco deliberato ai peacekeeper è una grave violazione del diritto internazionale umanitario”

Di Silvia Mari e Mirko Gabriele Narducci

ROMA – E’ stata attaccato, riportano fonti ONU, dalle forze Idf il contingente Unifil, le forze di peacekeeping delle Nazioni Unite, che sono nel sud Libano. Non ci sono caschi blu italiani tra i feriti, riferisce Sky Tg24.
Il Libano era stato solo due giorni fa il primo impegno per il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Luciano Portolano che aveva fatto visita ai militari e incontrato il Comandante delle Forze Armate Libanesi, Gen. Joseph Aoun, il Ministro della Difesa, Mr. Maurice Sleem, e il Presidente del Parlamento libanese, Mr. Nabih Berri. La base colpita sarebbe quella di Naqoura. Intanto il ministro della Difesa Guido Crosetto ha convocato con urgenza l’Ambasciatore israeliano in Italia per gli eventi occorsi alle basi UNIFIL in Libano ove opera il personale italiano.

 IN BASI UNIFIL ULTIMI GIORNI NEI BUNKER E COMUNICAZIONI DIFFICILI

Non ci sono feriti tra gli oltre 1.000 militari del contingente italiano di Unifil a guida Brigata Sassari in Libano. Il comando del contingente italiano e del settore Ovest di Unifil è affidato al Generale Stefano Messina. Ai suoi ordini operano 3.700 militari (compresi i 1.000 italiani) di 16 delle 49 nazioni della missione. Per ragioni di sicurezza dovute all’intensificarsi degli scontri tra le forze di sicurezza israeliane e i miliziani del partito sciita libanese Hezbollah, i militari italiani schierati nelle basi di Shama, Al Mansouri e nelle basi operative avanzate lungo la Blue Line, UNP 1-31 e UNP 1-32A hanno spesso dovuto trovare riparo nei bunker. Sempre negli ultimi giorni, riporta alla Dire una fonte locale, sono state colpite anche le linee telefoniche e di comunicazione, che sono state subito ripristinate.

 

UNIFIL: “TANK IDF SPARA CONTRO BASE NAQOURA, DUE PEACEKEEPER FERITI”

“Questa mattina, due peacekeeper sono rimasti feriti dopo che un carro armato Merkava dell’IDF ha sparato verso una torre di osservazione presso il quartier generale dell’UNIFIL a Naqoura, colpendola direttamente e facendoli cadere. Fortunatamente le ferite non sono gravi, ma rimangono in ospedale“. Lo fa sapere una nota della missione Unifil in Libano.
I soldati dell’IDF, spiega la nota, “hanno anche aperto il fuoco sulla posizione ONU (UNP) 1-31 a Labbouneh, colpendo l’ingresso del bunker dove si erano rifugiati i peacekeeper e danneggiando veicoli e un sistema di comunicazione. Un drone dell’IDF è stato osservato volare all’interno della posizione ONU fino all’ingresso del bunker. Ieri, i soldati dell’IDF hanno deliberatamente sparato e disattivato le telecamere di monitoraggio perimetrale della posizione. Hanno anche deliberatamente sparato su UNP 1-32A a Ras Naqoura, dove si tenevano regolari incontri tripartiti prima dell’inizio del conflitto, danneggiando l’illuminazione e una stazione di trasmissione”.

“ESCALATION IDF LUNGO ‘BLUE LINE’, DISTRUTTE CITTÀ E VILLAGGI”

La recente escalation lungo la ‘Blue Line’ sta causando la distruzione diffusa di città e villaggi nel Libano meridionale, mentre continuano a essere lanciati razzi verso Israele, comprese le aree civili. Negli ultimi giorni abbiamo assistito a incursioni da Israele in Libano a Naqoura e in altre aree. I soldati delle Forze di difesa israeliane (IDF) si sono scontrati con elementi di Hezbollah sul terreno in Libano. Il quartier generale dell’UNIFIL a Naqoura e le posizioni vicine sono state ripetutamente colpite”.

“ATTACCO PEACEKEEPER GRAVE VIOLAZIONE DIRITTO INTERNAZIONALE”

“Ricordiamo all’IDF e a tutti gli attori i loro obblighi di garantire la sicurezza e la protezione del personale e delle proprietà delle Nazioni Unite e di rispettare l’inviolabilità degli edifici delle Nazioni Unite in ogni momento. I peacekeeper dell’UNIFIL sono presenti nel Libano meridionale per supportare un ritorno alla stabilità sotto mandato del Consiglio di sicurezza. Qualsiasi attacco deliberato ai peacekeeper è una grave violazione del diritto internazionale umanitario e della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza. Su questi temi sono in corso approfondimenti con l’IDF”.

onte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

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