Valledrane, Lombardia – Il Sanatorio di Valledrane, un imponente edificio nascosto tra le montagne lombarde, continua ad alimentare leggende di terrore e mistero. Costruito nel 1928 durante il regime fascista per curare i malati di tubercolosi, è stato abbandonato da decenni, ma il suo inquietante silenzio e le sue oscure storie non sono mai state dimenticate. Tra le sue mura si dice aleggi lo spirito di Alice, la bambina deceduta durante terribili esperimenti condotti da suo padre, il dottor Eugenio Martini.
Il sanatorio, per i locali, è un luogo maledetto. Molti evitano persino di nominarlo, e chi si avventura nei pressi lo fa con timore. Tuttavia, negli anni ’70, un gruppo di sei giovani amici, Marco, Simone, Jury, Marco P., Nicoletta e Sara, attratti dall’adrenalina e dalle storie di fantasmi, decise di sfidare la sorte ed esplorare l’edificio. Sarebbe stato il loro ultimo viaggio.
L’origine del male
Il Sanatorio di Valledrane fu uno dei tanti costruiti durante una delle più gravi epidemie di tubercolosi che colpì l’Italia. Ma per alcuni bambini, quella che doveva essere una speranza di cura si trasformò in un incubo. La leggenda narra che il dottor Martini, disperato per la malattia della figlia Alice, intraprese esperimenti innaturali su altri piccoli pazienti nel tentativo di trasferire la coscienza di Alice in un corpo sano. Ma tutto andò terribilmente storto, Alice morì, e con lei, qualcosa di oscuro e malvagio fu liberato.
Secondo le storie, la bambola preferita di Alice, con occhi di porcellana e un vestito candido, divenne un simbolo di terrore. Alcuni sostengono che lo spirito della bambina si sia reincarnato in quel giocattolo, che ancora attende un’anima da possedere.
La misteriosa scomparsa del 1974
Nell’estate del 1974, i sei amici entrarono nel sanatorio. Armati di torce e curiosità, si addentrarono tra le rovine, trovando un luogo immerso nel silenzio, con pavimenti scricchiolanti e pareti impregnate di un odore di muffa e ferro. Col passare delle ore, però, iniziarono a manifestarsi eventi inquietanti: sussurri, ombre misteriose e la presenza gelida di una mano invisibile che accarezzava i loro capelli. La tensione crebbe quando trovarono una vecchia cartella clinica con il nome di Alice, accanto a un disegno infantile raffigurante una bambina con una bambola.
Il gruppo si rese presto conto di essere intrappolato, le porte, che all’inizio si aprivano con facilità, si erano sigillate. La bambola di Alice apparve improvvisamente, immobile, ma con un’energia maligna palpabile. Uno dopo l’altro, i ragazzi scomparvero, senza lasciare traccia. Nessuno di loro fu mai più ritrovato.
Il ritorno nel 2024
Quarantasei anni dopo, Lorenzo, noto investigatore del paranormale, ha deciso di tornare al Sanatorio di Valledrane per indagare su quei misteriosi eventi. Accompagnato da un team di specialisti e attrezzature all’avanguardia, Lorenzo ha affrontato un weekend di terrore tra il 4 e il 6 ottobre 2024. Già all’ingresso del sanatorio, il gruppo ha avvertito una strana energia: i medium percepivano presenze oscure, le telecamere malfunzionavano, catturando solo frammenti di ombre e sussurri disumani.
Nella cappella del sanatorio, durante una sessione di EVP (registrazione di voci elettroniche), una voce di bambina ha pronunciato parole agghiaccianti: “Alice… voglio giocare…”, seguite da risate distorte e inquietanti. Ma è stata la comparsa della famigerata bambola di Alice a segnare il punto di non ritorno. Lorenzo e il suo gruppo si trovarono faccia a faccia con il male che aleggia tra quelle mura, un’entità che sembrava volerli intrappolare lì per sempre.
Epilogo
Nonostante i dati raccolti, le immagini disturbanti e le voci registrate, la verità sul Sanatorio di Valledrane rimane avvolta nel mistero. Le presenze oscure che infestano il luogo sembrano essere più potenti di qualsiasi tecnologia o spiegazione razionale. Lorenzo e il suo team sono fuggiti dal sanatorio, ma nessuno sa con certezza cosa si nasconda veramente tra quelle mura.
Il Sanatorio di Valledrane resta un luogo da cui non si torna mai davvero. Chiunque varchi la sua soglia lascia una parte di sé dietro, intrappolato nell’eterno incubo di un passato che non vuole essere dimenticato.
Nei prossimi giorni, verranno pubblicate immagini e video delle indagini paranormali di Lorenzo e del suo team.
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