Un pareggio amaro per il Bari contro il Catanzaro, ancora un’occasione persa

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© foto di SSC Bari

Il Bari continua la sua striscia di imbattibilità, arrivata a sette partite, ma ancora una volta manca l’appuntamento con la vittoria. Contro il Catanzaro, la squadra biancorossa spreca l’ennesima occasione per consolidare la propria posizione in classifica, dimostrando una volta di più quanto la continuità, elemento fondamentale per chi lotta ai vertici, sia difficile da raggiungere.
La sfida al “San Nicola” aveva un sapore speciale, con diversi ex in campo e nelle rispettive dirigenze. Una gara che si è sviluppata in due tempi distinti: una prima frazione caratterizzata da un Bari propositivo, che ha creato diverse occasioni, e una ripresa più sofferta, in cui il Catanzaro ha trovato il pareggio e ha rischiato persino di ribaltare il risultato.
Nei primi quindici minuti di gioco, il Catanzaro ha mostrato grande intensità, spingendo con decisione e mettendo in difficoltà la retroguardia barese. Ma col passare del tempo, il Bari ha preso il controllo del match, costruendo azioni pericolose e trovando il meritato vantaggio al 30’ grazie a un cross di Pucino, sporcato da un Dorval che ha battuto il portiere Pigliacelli. Il francese, rinato sotto la guida di Longo, si è rivelato ancora una volta determinante.
Prima del gol, Lasagna aveva avuto due nitide occasioni per sbloccare il risultato: la prima su assist di Favasuli, ma Pigliacelli ha chiuso bene lo specchio; poi, ancora su un’iniziativa del terzino, Lasagna si è ritrovato solo davanti al portiere, ma ha nuovamente fallito l’appuntamento con il gol. A testimonianza del gioco propositivo del Bari, anche Mantovani ha sfiorato la rete con un colpo di testa, ma il difensore, nell’impatto, ha riportato una ferita che ha richiesto una fasciatura.
Il Bari ha continuato a creare gioco e a sprecare occasioni, con Compagnon e Maita che sono andati vicini al raddoppio, ma senza successo. Il secondo tempo si è aperto sulla stessa falsa riga, con Maita ancora protagonista: difesa del pallone e assist per Sibilli, che ha però fallito una clamorosa opportunità per chiudere la partita.
La storia, purtroppo, si è ripetuta. Come già accaduto nelle ultime gare, il Bari non è riuscito a gestire il vantaggio. Lasagna ha sfiorato il 2-0 con un sinistro di poco fuori, ma il Catanzaro ha preso coraggio, cercando di fare la partita e mettendo pressione alla difesa biancorossa. Gli uomini di Longo hanno iniziato a calare, e al 74’, dopo aver sfiorato il gol con Pontisso, Iemmello ha trovato il pareggio con un tiro dal limite che ha sorpreso Radunovic.
I cambi di Longo non hanno inciso, al contrario di quelli del Catanzaro, che ha trovato energie fresche e ha messo in difficoltà il Bari. D’Alessandro, subentrato nel secondo tempo, ha creato scompiglio sulla fascia, costringendo i difensori baresi a interventi fallosi per fermarlo. Anche Iemmello ha avuto una grande occasione nel finale, ma Radunovic ha evitato la beffa parando il tiro dell’attaccante calabrese.
Il fischio finale ha sancito un pareggio tutto sommato giusto per quanto visto in campo perché se una squadra sbaglia tanto e poi subisce il gol, vuol dire che non merita di vincere. Il Bari, ancora una volta, ha mancato la gestione del vantaggio, fallendo diverse occasioni per chiudere la partita e mostrando evidenti difficoltà nel mantenere alta la concentrazione nei secondi tempi. Questa è la quarta partita consecutiva in cui la squadra di Longo si fa raggiungere, un segnale preoccupante per una squadra che ambisce a tornare tra le grandi.
Nonostante il risultato deludente, ci sono alcuni aspetti positivi. Il Bari, per buona parte del match, ha mostrato un gioco fluido e propositivo, lontano dalle incertezze dello scorso anno. Tuttavia, la squadra sembra ancora incapace di capitalizzare le occasioni create e di gestire i momenti cruciali della partita. La mancanza di un finalizzatore efficace e la fragilità nella gestione del risultato sono due problemi che Longo dovrà affrontare se vuole portare il Bari ai playoff.
Il Bari comunque piace, gioca, fa emozionare a tratti ma continua a peccare in fase di gestione del vantaggio, una qualità che, quantomeno, non dovrebbe far soffrire i tifosi quest’anno. Ha anche allungato la sua striscia di imbattibilità, ma ha perso un’altra occasione per fare un salto di qualità. Il film è sempre lo stesso: tante occasioni sprecate, un calo evidente nei secondi tempi, e una gestione del vantaggio che lascia a desiderare. La squadra c’è, ma manca ancora qualcosa per poter competere davvero ai vertici. La strada verso i playoff è ancora lunga, ma il Bari deve trovare una soluzione ai suoi problemi se vuole davvero lottare per la promozione.

Massimo Longo

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