Provate a leggere la Bibbia e le Sacre Scritture con un interesse gastronomico.
Provate a leggere la Bibbia e le Sacre Scritture con un interesse gastronomico. Vi meraviglierà quanto cibo sia mescolato alle profezie, alle allegorie, agli aneddoti, ai racconti che accompagnano esodi e sacrifici.
La minestra di lenticchie di Esaù, il vitello grasso, lo stufato con le olive, il vino speziato, il vino bianco profumato, il vino dolce, la birra, il lievito naturale, il pane di orzo,la”pitta” di Sara, il croccante di Giuda, la ricotta di Isaia, piatti ricavati dalle citazioni del Vangelo, come la carne sotto sale, il pesce di lago alla griglia, la trota alla cannella, il persico alle cipolle, il pane d’orzo.
Cosi come Abramo si cibava essenzialmente di erbe che accompagnavano l’agnello essiccato non di meno era generoso verso gli ospiti che considerava sacri e con cui condivideva l’essenzialità del convivio e della buona tavola
“Abramo disse a Sara: presto, tre staie di farina e impastala e fanne focacce”.
Quindi lui stesso corse verso l’armento e prese un vitello tenero e buono, lo diede al servo che si affrettò a prepararlo. Prese del latte acido e del latte fresco, la carne che aveva cucinato e portò tutto agli ospiti ” (Genesi 18, 6, -8).
Gli eredi che scoprirono l’agricoltura si cibavano di cereali e legumi, olive e zuppe, pane condito con olio e accompagnato da vino, agnelli e capretti da cui ricavavano latte, formaggio e carni.
Il sale del Mar Morto aiutava la conservazione degli alimenti e veniva usata come merce di scambio con i mercanti di passaggio.
La Terra Promessa è descritta come la terra in cui scorrono fiumi di latte e miele, la manna che piove dal cielo, la mitica terra dell’abbondanza.
Il cibo dell’epoca era naturale, senza conservanti o additivi, la chimica ancora non esisteva, quindi è difficile immaginare attraverso la preparazione di qualche ricetta il sapore e la fragranza del cibo di allora ma qualche cosa possiamo farla.
Non si toglie autenticità al pranzo se viene preparato con amore ed estetica, con cultura e semplicità senza sembrare o far sembrare di essere grandi conoscitori dei prodotti e delle cucine antiche.
Anche allora come del resto è sempre stato e probabilmente sarà, i ricchi potevano permettersi raffinatezze meno usuali, bue grasso, volatili, uva, spezie di importazione mentre la classe meno abbiente preparava il pane con il grano selvatico e con i cereali le polente, erbe cotte come verdure, olive e datteri del deserto con cui completavano il pranzo. Il pasto era un atto comunitario, di comunione, dove l’intera famiglia si ritrovava attorno ad un “ grande piatto dove ognuno immergeva il suo pezzo di pane, il suo boccone” (Giovanni13,26).
La varietà del cibo dona gusto alla vita ma soprattutto in uno dei passi più belli della Bibbia si dice che “un cuore libero e lieto fa bene al corpo” (proverbi 17,22).
Allora vien quasi spontaneo chiedersi come mai la religione cristiana attraverso la liturgia della Quaresima pone mortificazione al corpo attraverso la negazione del cibo. Misteri della fede!
RICETTE
Pane azzimo
Ingredienti per 10 filoncini 300 grammi
farina 00
150 grammi farina integrale
olio d’oliva
sale a piacere
acqua tiepida
Come si fa
1) Versate le due farine, setacciate, in una ciotola grande e, senza necessariamente praticare il classico buco in mezzo, versate circa 180 ml di acqua tiepida;
2) Impastate con le mani oppure con l’impastatrice fino a quando non otterrete un impasto abbastanza elastico (10 minuti circa con le mani, 2-3 con la planetaria). In questa fase volendo potete aggiungere sale a vostro piacimento;
3) Lasciate riposare l’impasto per un’ora sotto un panno bagnato dopo averlo spennellato con olio;
4) Formate 10 panini dalla forma lunga e stendeteli con le mani o con un mattarello all’altezza di 1-2 cm e spennellateli con poco olio.
5) Ungete una teglia, sistemate i panini e infornate per 15 minuti a 220°C facendo attenzione a girare una volta per lato i panini.
Tempo di preparazione: 30 minuti + 1 h coperto Risultato: basso ma morbido, questo tipo di pane azzimo è adatto per il consumo quotidiano a tavola ma anche se si vuole preparare una merenda più leggera.
Curiosità: il vero matzah ebraico prevede che la farina e l’acqua vengano mescolate e informate al massimo entro 15 minuti per evitare qualsiasi processo di lievitazione. In questo modo si ottengono però dei crackers. Variante: qualcuno invece di infornare cuoce l’azzimo in padella a mo’ di piadina ma il risultato cambia del tutto, sia nella forma che nel sapore in quanto si tratta del pane classico che si usa, per esempio, per fare il kebab. Conservazione: questo pane si indurisce prestissimo, nel giro di un giorno. Potete farlo durare di più avvolgendolo in un panno di cotone oppure conservandolo in un sacchetto di carta sigillato. Se volete congelarlo, avvolgetelo in alluminio e mettetelo in congelatore. http://www.lacuochinasopraffina.com
Zuppa speziata di manzo
Ingredienti per 4 persone
500 g di manzo tagliata a pezzettini,
1 cucchiaio di foglie di sedano tritate,
5 spicchi d’aglio
¼ di cucchiaino di pepe nero
3 cardamomi interi
Sale
1 cucchiaio di prezzemolo
2 cucchiai d’olio
Coriandolo
6 tazze d’acqua.
Preparazione Lessate i bocconcini di carne in acqua per circa 30 minuti. Nel frattempo, fate soffriggere in padella in poco olio di semi l’aglio, il coriandolo, le foglie di sedano, il prezzemolo.
Aggiungete il soffritto alla pentola con la carne, regolate di sale ed aromatizzate con il cardamomo tritato finemente. Mescolate e portate la cottura per altri 15 minuti.
Cipolle al forno con miele e noci
Ingredienti:
4 cipolle
1 bicchiere d’acqua
2 cucchiai di miele
1 cucchiaino di sale
cedro grattugiato
1 cucchiaio di burro
50 gr di noci
Procedimento: Tagliare la cipolla a metà e adagiare in una teglia da forno unta da un velo di burro. Nel frattempo scaldate in un pentolino l’acqua, il sale, il miele e la buccia di cedro assieme al burro, Far bollire e versare la salsa sulle cipolle, coprire e far cuocere per circa 30 minuti in forno a 180°, A cottura ultimata cospargete le cipolle con le noci tritate fate cuocere per altri 5 minuti. A piacere si può aggiungere la panna acida o l’yogurt.
Cetrioli all’yogurt
Ingredienti 4 cetrioli 250 cc di yogurt
1 cedro
fogliolina di menta
sale
procedimento.
Pelate i cetrioli, affettateli finemente e cospargeteli di sale e succo di cedro.
Preparate l’yogurt con la yogurtiera, unitevi i cetrioli scolati, la menta tagliuzzata e insaporite con sale. Disponete in frigo per almeno un paio d’ore prima di servire in tazze o bicchieri..
Felafel
Ingredienti
2 spicchi aglio
300 g ceci
1 mezza cipolla
1 spicchio d’aglio
1 cucchiaino coriandolo in polvere
1 cucchiaino cumino
1 cucchiaio farina
un pizzico di pepe
2 cucchiai prezzemolo tritato
Olio per frittura
Sale q.b. procedimento
Mettete a bagno in acqua i ceci secchi per almeno 12 ore fino a che si saranno ammorbiditi. Fate cuocere i ceci in abbondante acqua salata con u due foglie di alloro per almeno mezz’ora. Mettete i ceci, ben scolati e asciutti assieme alla cipolla, l’aglio, il prezzemolo, il cumino, il coriandolo, il sale e il pepe in un mixer e tritate il tutto fino ad ottenere un composto morbido ed omogeneo che lascerete riposare per almeno 2 ore in frigorifero.
Preparare delle polpette con il composto schiacciandolo appena con il palmo della mano. Preparate tutti i Felafel e lasciateli riposare in frigo per circa 60 minuti mantengano la forma che gli avete dato, senza sfaldarsi.
Fate scaldare l’olio in una padella fonda e friggete i Felafel fino a doratura. Quando non si riesce a formare le polpette perché il composto risulta troppo liquido e non compatto, si può aggiungere un po’ di farina. Al posto dei ceci secchi, potete utilizzare anche quelli freschi ricordandovi che questi ultimi non vanno tenuti ammollo nell’acqua.