29 Ottobre 2024 World Stroke Day, ASL Bari e Neurologia-Stroke Unit dell’Ospedale Di Venere, diretta dal Dott. Giuseppe Rinaldi, invitano a saperne di più sulla Prevenzione dell’Ictus

Il dott. Giuseppe Rinaldi Direttore Unità Operativa Neurologia e Stroke Unit Ospedale Di Venere
La Neurologia – Stroke Unit dell’ Ospedale Di Venere aderisce alla campagna mondiale di sensibilizzazione all’ictus finalizzata all’individuazione precoce ed all’adeguata gestione di eventuali fattori che aumentano il rischio di ictus, al mantenimento di sani stili di vita per contrastare le malattie cerebrovascolari e impedirne la comparsa.
Domani Martedì 29 Ottobre 2024 ore 9:00 Aula Polo Formativo – Ospedale Di Venere – ASL BARI
Conferenza «Ictus: come riconoscerlo e come prevenirlo»
Fattori di Rischio Cerebrovascolare – d.ssa Cristiana Coppola – Neurologia-Stroke Unit dell’Ospedale Di Venere
Ischemia Cerebrale- d.ssa Alessandtra Bavaro Neurologia-Stroke Unit dell’Ospedale Di Venere
Emorragia Cerebrale- dott. Marco Rossi Neurologia-Stroke Unit dell’Ospedale Di Venere
Stile di Vita e Dieta Mediterranea- dott. Umberto Palazzo- Biologo esperto in Educazione Sanitaria, Editorialista de Il CorriereNazionale.net
Che cos’è un ictus?
Per ictus cerebrale (ictus cerebri) si intende l’esordio improvviso di un deficit neurologico, come la debolezza o il disturbo della sensibilità di una metà o di una parte del corpo, la difficoltà a parlare o a vedere
una parte del campo visivo, in assenza di dolore delle parti interessate. La maggior parte degli ictus (circa l’85% dei casi) sono dovuti all’occlusione di un vaso cerebrale (ischemia) da parte di un piccolo
frammento (embolo) originato dal cuore o dai grossi vasi come l’aorta o le carotidi, oppure dal danno prodotto dalla pressione arteriosa elevata o dal diabete sui piccoli vasi cerebrali. Nel restante 15% dei
casi, l’ictus consiste nella rottura di un vaso cerebrale (emorragia) a causa di un aneurisma cerebrale o della fragilità dei piccoli vasi del cervello, dovuta ancora una volta prevalentemente all’effetto deleterio
dell’ipertensione arteriosa di lunga durata su di essi. (SPREAD 2007)
Che cos’è un TIA?
TIA è l’acronimo dell’inglese “Transient Ischemic Attack”, ovvero attacco ischemico transitorio. Si riferisce a quei segni e sintomi sovrapponibili a quelli di un ictus, che però hanno una durata molto limitata
nel tempo, per definizione inferiore cioè alle 24 ore, ma spesso non superiore a qualche minuto. I TIA si manifestano in circa un terzo dei soggetti che in seguito presentano un ictus ischemico e sono pertanto da considerarsi uno dei più importanti fattori di rischio per l’ictus. Non sono quindi da considerarsi degli ictus “benigni” ma delle condizioni ad elevato rischio.
L’ictus è la principale causa della disabilità in tutto il mondo. Ogni anno oltre 12 milioni di persone sono colpite da un ictus. Solo in Italia l’ictus è la prima causa di invalidità, la seconda causa di demenza e la terza causa di morte. Le conseguenze per chi viene colpito da un ictus variano a seconda della parte di cervello danneggiata, si possono avere difficoltà della parola, del pensiero, del movimento o la paralisi di un lato del corpo. L’impatto sulla qualità di vita sia del paziente sia della famiglia può essere molto grave. I sintomi premonitori dell’ICTUS sono ad esempio la bocca che si storce, un braccio o una gamba che all’improvviso diventano deboli, la difficoltà a parlare. Quando compaiono questi sintomi la prima regola è chiamare tempestivamente il 118. Esistono infatti negli Ospedali unità di cura specializzate per il trattamento dell’Ictus chiamate «Stroke Unit» in grado di ridurre le disabilità gravi ed anche il rischio di morte se si agisce con celerità: i risultati sono migliori in caso di ricovero tempestivo. Il 90% degli ictus può essere prevenuto con semplici comportamenti.
Umberto Palazzo
Editorialista de Il Corriere Nazioanale.net















