di Vincenzo Caccioppoli
La premier Giorgia Meloni iggi è intervenuta al Business Forum Italia-Libia in corso a Tripoli, è la sua quarta visita ufficiale da quando ha assunto la guida del governo e la terza di quest’anno. “Questa frequenza di visite reciproche è il risultato di una scelta politica molto precisa che questo governo ha fatto”, ha detto la presidente del Consiglio che annuncia di voler rafforzare la cooperazione con il Paese africano. “Sono convinta che la nostra cooperazione abbia ancora ampi margini di rafforzamento su molti fronti, dalla pesca all’agroindustria, l’economia del mare, la sanità, la farmaceutica. Anche per questo oggi noi sottoscriveremo numerose intese e voglio ringraziare anche la presenza del Ministro Urso che mi accompagna oggi. Forniremo alle nostre imprese ulteriori strumenti per investire e lavorare insieme”, ha detto la premier. “Insieme al lavoro che noi facciamo per combattere l’immigrazione illegale di massa, insieme al lavoro che noi portiamo avanti per garantire il diritto a non dover emigrare, che vuol dire favorire lo sviluppo, favorire la crescita, c’è un elemento fondamentale, che è anche quello di favorire i canali di migrazione Nel corso del suo intervento di apertura, il Presidente del Consiglio ha annunciato la ripresa dei voli diretti con la Libia della compagnia ITA Airways, a partire dal prossimo gennaio, a testimonianza del progressivo e costante rafforzamento della cooperazione tra le due Nazioni.
La Libia rappresenta per l’Italia un partner economico di prima grandezza e questo viaggio è prodromico alla chiusura di importanti accordi strategici tra i due paesi, come ha sottolineato il ministro del made in Italy Adolfo Urso. “Siamo di fatto un ponte naturale tra l’Europa, il Mediterraneo allargato, l’Africa e il Medio Oriente”. I numeri, meglio di altri fattori, raccontano il perché di una progettualità che non può prescindere da un maggiore sforzo orientato verso la Libia: nel triennio 2020-2023 i flussi commerciali bilaterali sono più che triplicati, passando da 2,6 a 9,1 miliardi di euro, mentre stando al primo semestre dell’anno in corso già si avverte che l’interscambio è aumentato. “Siamo di fatto un ponte naturale tra l’Europa il Mediterraneo allargato, l’Africa e il Medio Oriente. Questo ci offre una doppia opportunità, lavorare per diventare uno snodo per i flussi energetici tra il Mediteranno, l’Africa e l’Europa, un vero e proprio hub di produzione di distribuzione ed essere il perno di congiunzione di nuove interconnessioni infrastrutturali ed economiche a cui stiamo dando voce anche attraverso il Piano Mattei”, ha detto Meloni.
Il governo italiano, ha osservato il ministro Urso, “è pronto a disegnare con i Paesi africani un futuro comune ed è per questo che auspichiamo che il Piano Mattei diventi il progetto strategico dell’Unione europea in questo continente”. Il forum, quindi, è “un segnale forte per le nostre imprese e anche per gli altri Paesi europei: un passo decisivo verso una nuova collaborazione paritetica tra Italia e Libia”, ha aggiunto. Nell’occasione i nuovi accordi sottoscritti puntano sulla cooperazione allo sviluppo, sui rapporti commerciali e sugli investimenti italiani nel Paese, con particolare attenzione ai nuovi settori di collaborazione come farmaceutica, biotech, scienze della vita, energie rinnovabili, materie prime critiche.
Nell’ambito dei G7 su Industria e tecnologia, svolti sotto la presidenza italiana, ha aggiunto Urso, è stato istituito l’Hub per lo sviluppo dell’Intelligenza artificiale in Africa, realizzato in collaborazione con l’UNDP delle Nazioni Unite. Questo hub, operativo dai primi mesi del 2025, ha già avviato due programmi esecutivi molto importanti: il primo con le start-up africane, il secondo sull’integrazione delle lingue locali nelle tecnologie AI.