Museo Ridola di Matera, un osso di balena doveva diventare il simbolo della città, audiovisivi e marketing falliscono l’intento di marginalizzare i preziosi Vasi Appulo Lucani
Notizia di ieri della mancata conferma nella Direzione di alcuni Musei italiani, Matera inclusa. Gli investimenti in marketing sulla balena Giuliana sembrano non aver sortito l’esito sperato di chi sosteneva che l’osso del balenottero stava per diventare: “un reperto che ormai è diventato un simbolo della città di Matera e che ora potrà essere finalmente restituito alla sua comunità, ma anche svelato al mondo intero”.
I delusi sembrano tanti ma soprattutto gli appassionati di Vasi Appulo Lucani che si aspettavano una migliore divulgazione del patrimonio artistico per i numerosi visitatori della zona Sassi. Sui vasi apulo lucani e sulla Collezione che porta il suo nome, abbiamo sentito l’emerito prof.Paolo Rizzon, titolare della bellissima Collezione di Vasi Appulo Lucani che porta il suo nome.
Prof.Rizzon , negli anni 80 chi come me frequentava l’Istituto di Malattie Cardiovascolari dell’Università di Bari , rimaneva affascinato da vasi della Magna Grecia così belli e accuratamente conservati, da cosa deriva questa sua passione?
La cultura classica e l’amore per le belle arti ha coinvolto nel passato diversi grandi medici come il Prof. Virgilio Chini, Direttore della Clinica Medica che nel 1970 approvò la scuola di specializzazione in Malattie dell’Apparato Cardiovascolare dell’Università di Bari, che poi ho diretto con successo per decenni.
Prof. Rizzon, la sua collezione esposta nel Museo Ridola ha meritato un intero volume di due importanti archeologi ove viene definita come una delle più importanti tra le collezioni archeologiche private in area pugliese, sia per l’omogeneità degli oggetti che per il notevole valore intrinseco degli stessi. Cosa ne pensa ?
Ho molto apprezzato la descrizione minuziosa degli archeologi Todisco e Catucci nelle novanta tavole del Corpus Vasorum Antiquorum nonché la collocazione dei Vasi nel Museo di Matera, intestato a un altro grande medico collezionista come Domenico Ridola .
Prof.Rizzon, che ruolo devono avere i Musei italiani alla luce delle mancate conferme di alcuni direttori, comunicate recentemente dal ministro Giuli?
La divulgazione del nostro patrimonio artistico è fondamentale per la crescita culturale delle future generazioni, troppi vasi venuti alla luce, sono nuovamente nell’oscurità dei depositi museali. Una maggiore consapevolezza del loro valore storico e culturale può avviare un processo di conoscenza della ceramiche apulo lucane, completamente nuovo e finalizzato a aumentare nuovi appassionati.
Il fondatore del Museo Nazionale di Matera, Domenico Ridola, è per tutti, prima di ogni cosa, “il pioniere dell’archeologia in Basilicata”, ma gli si farebbe un grande torto se si trascurasse di ricordare che egli fu anche un eminente medico e ricercatore scientifico così come il prof. Paolo Rizzon che ha ceduto la collezione che porta il suo nome ai Beni Culturali. I vasi del Museo Ridola presentano tipologie a volte rare e hanno in alcuni casi dimensioni monumentali e raffigurazioni particolarmente elaborate che li hanno resi famosi in tutto il mondo.
Umberto Palazzo
Editorialista de Il CorriereNazionale.net