“Voce ‘e Notte”, dal 7 novembre alla Sala Umberto di Roma, porta in scena un lungo e articolato percorso musicale e teatrale che Lina Sastri ha sviluppato negli anni, esplorando il vasto patrimonio napoletano e intrecciandolo con suoni, storie e ritmi di altre culture. Attrice e cantante di raro talento, la grande artista napoletana ha tracciato una linea che da “Lina Rossa” a “Eduardo mio”, passando per “Corpo Celeste” e “Linapolina”, testimonia un’esplorazione del mondo musicale e drammaturgico in cui il linguaggio della sua terra si fonde con suggestioni e ritmi internazionali, creando una forma di “teatro canzone” inedita, che lei stessa ha contribuito a definire.
Il lungo lavoro di questa interprete si è sempre sviluppato sul filo della tradizione e dell’innovazione, portando sul palco una combinazione esclusiva di teatro, musica e danza. Ogni sua interpretazione nasce da una profonda esplorazione dei personaggi, come nel caso della “Medea”, in cui riesce a restituire una dimensione emotiva che indaga sulle tensioni interiori e le sfumature dell’animo umano.
Mentre, con “La casa di Ninetta”, ha offerto una storia intima e personale, ispirata dal rapporto con la madre e dalla Napoli della sua infanzia. Nato come spettacolo teatrale, poi trasformato in un film, questo progetto si è rivelato un ponte tra passato e presente, elementi centrali nel percorso artistico della Sastri.
“Voce ‘e Notte” combina tutti questi elementi in un’unica esperienza scenica immersiva, che tocca corde personali e collettive.
Sebbene molto sia stato detto e scritto su di lei, proprio per questo ogni spettacolo offre una sfumatura nuova, un’interpretazione diversa. “Voce ‘e Notte”, dunque, non rappresenta solo una tappa del suo lavoro, bensì una speciale kermesse, che celebra sì il teatro, ma soprattutto il racconto e il dialogo con il pubblico: una dichiarazione d’amore per l’arte e per Napoli, senza barriere né confini.
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