L’elezione del 47esimo Presidente degli USA ha suscitato, entusiasmi in alcuni e preoccupazioni in altri. Un giornale come il New York Times ha commentato in un modo estremamente offensivo la rielezione di Trump: “Per la prima volta nella storia, gli americani hanno eletto un criminale condannato come presidente – scrive il New York Times -. Hanno consegnato di nuovo il potere a un leader che aveva cercato di ribaltare il risultato di una elezione, chiesto l’abrogazione della costituzione per tornare al potere, che aspira a essere un dittatore dal primo giorno del suo nuovo mandato con la promessa di punire i suoi avversari”.
La politica è una dimensione del vivere collettivo che, muta in rapporto alle condizioni di contorno che segnano un determinato tempo pur restando vincolata, a fondamentali valoriali.
La valutazione razionale e coerente con gli interessi rappresentati dovrebbe indurre, a considerare in prospettiva alcuni aspetti della politica USA e di quella di Trump nel quadriennio presidenziale e in particolare: guerre, commercio, ambiente.
Sgombrare subito il campo dal marchio pacifista di Trump.
La posizione sull’Ucraina, se sarà riconfermata dipende unicamente dall’esborso del finanziamento delle armi anche se questo fa parte della domanda addizionale verso l’industria USA delle armi, che presenta il massimo moltiplicatore keynesiano e concorre in modo importante alla crescita del PIL USA. Trump nel biennio 2017/2018 ha scaricato sulla Siria 164 missili Tomahawk.Ancora nel 2017 in Afganistan e contro l’ISIS ha sganciato il più potente ordigno non nucleare denominato“ madre di tutte le bombe”: l’Aeronautica ha impiegato la Gbu-43 Massive Ordnance Air Blast un ordigno da 10 tonnellate.
Settemila le bombe sganciate nel 2019 sull’Afghanistan. Rilevante la dichiarazione che fece su Israele, sono disse “il Presidente degli Stati Uniti più filo-israeliano della storia”, e legittimò l’occupazione delle alture del Golan da parte dei coloni israeliani.
Minacciò in continuazione l’Iran e la Corea del Nord e, fece uccidere il generale iraniano Soleimani. Disse no al Congresso che aveva deliberato di togliere il sostegno all’Arabia Saudita nel conflitto in Yemen. Ha istituito un nuovo gruppo militare nello spazio. Ha annullato la Presidential Policy Directive-37 (PPD-37) emessa da Barack Obama nel gennaio 2016 per fissare la politica statunitense in materia di mine antiuomo.
IL secondo rilevante pilastro delle politiche di Trump è il commercio.
IL massiccio intervento statale nell’economia, le guerre commerciali, i dazi, il protezionismo per le produzioni USA sono cominciate con il primo Trump.
L’impatto sulle merci esportate dall’Italia sarà rilevante se, decide di utilizzare i dazi come politica di protezione. D’altro canto misure protezionistiche come l’ Inflation Reduction Act e al Chip Act, deliberate da Biden per favorire le aziende americane e “ uccidere nella culla” tecnologie verdi e industria verde che, stavano nascendo in Europa.
Stranoto anche che Trump è contrario a ogni tipo di politica ambientale. Gli USA torneranno indietro anche sulle politiche ambientali. Alla 21 COP a Marrakech Trump si rifiutò di partecipare. Donald Trump, climate-denier, negazionista convinto dei cambiamenti climatici.
La riconquista repubblicana del Senato degli Stati Uniti potrebbero annullare molte delle politiche nazionali sul clima che stanno maggiormente riducendo le emissioni di gas serra responsabili del riscaldamento del pianeta. Passi indietro mentre aumentano le vittime delle ondate di calore, nell’atmosfera si accumulano quantità record di gas serra, mentre gli Stati Uniti sono stati colpiti da quelli che potrebbero essere due dei loro uragani più costosi e mentre le nazioni, che si incontreranno a Bakù, in Azerbaigian, la prossima settimana per i negoziati sul clima, non sono riuscite ad adottare misure efficaci per cambiare queste realtà.
Smantellerà l’Inflation Reduction Act, la legge fondamentale sul clima che prevedeva di ridurre le emissioni degli Stati Uniti di circa il 40% entro il 2030.
Trump riassume la sua politica energetica con le parole“ trivella, tesoro trivella” e si è impegnato a smantellare quella che lui chiama la “nuova truffa verde” dei Democratici, a favore dell’aumento della produzione di combustibili fossili come petrolio, gas naturale e carbone, le principali cause del cambiamento climatico.
Promette di porre fine ai sussidi per l’energia eolica, previsti dalla storica legge sul clima del 2022. Altri provvedimenti riguardano le centrali a carbone, i veicoli elettrici, la perdita di metano dagli impianti.
Elemento positivo è certamente quanto dichiarato in campagna elettorale:porre fine alla guerra in Ucraina L’Ucraina e molti dei suoi sostenitori europei temono che ciò significhi una pace a condizioni favorevoli al presidente russo Vladimir Putin e che implichi la resa del territorio.
Sarà un nuovo sole per l’umanità o l’inizio tragico di una nuova notte buia ?
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