Kennedy jr alla sanità Usa? Le reazioni: “Come Dracula all’Avis o Erode ai diritti dei bambini”?!? https://shorturl.at/19KF7
Leggiamo con sorpresa che Dracula dalla Transilvania e da altre Regioni Europee sarebbe anche lui emigrato negli USA di Trump, l’ultima segnalazione lo dava nella Gran Bretagna
C’è da sperare che il Conte con la sua fama criminale, non cada nelle reti che il nuovo Presidente eletto sta preparando per i migranti cattivi, criminali, verso cui ha promesso la guerra totale a cominciare dalla chiusura emetica dei confini, e la deportazione.
Dallo Stivale, dai difensori
della scienza medica di mestiere, https://x.com/M25016096/ status/1854882160051663321?t= 4fkohYokBwAZuEL7pivKoA&s=08
nel frattempo sono partite bordate ad alzo zero contro l’ultima reincarnazione del Conte Dracula.
Una nota dell’ADN Kronos tutta da leggere di un fiato nella sua finezza scientifica, sanitaria, preventiva, che ci ricorda i vecchi tempi della gloriosa DITTATURA SANITARIA https://www.open.online/2021/ 07/27/covid-19-gloriosa- dittatura-sanitaria-francesco- lancia-video-ironico- complottisti/
Ma i tempi cambiano, anche se ha ragione Rezza nelle sue analisi sugli interessi,
con cui sia il nuovo Conte, che il Presidente Eletto, dovranno fare i conti (non aristocratici purtroppo per loro …),
come sará bene che li facciano i democratici, progresssiti, socialisti , ecc.
a tutte le latitudini https://www.uniglobus.it/ inchieste-virali.html
Scrivono sull’ ADN KRONOS
Adnkronos) – Robert Kennedy jr a capo della sanità americana? Sarebbe come mettere “Dracula alla direzione dell’Avis. La realtà supera ogni fantasia”. Così sui social Roberto Burioni, professore di virologia e microbiologia all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, commenta il possibile ruolo del rampollo della dinastia Kennedy, avvocato noto per le teorie complottiste contro i vaccini e Big Pharma, nell’amministrazione Usa nuovamente guidata da Donald Trump.
Secondo Pier Luigi Lopalco, docente di Igiene all’università del Salento, “Robert Kennedy jr come consulente per la sanità sarebbe come nominare Erode a protettore dei diritti dell’infanzia. E’ un complottista permeato di idee bislacche sui temi della salute. Pensarlo a capo della sanità della più grande democrazia occidentale mette i brividi: una iattura di portata globale”, dice all’Adnkronos Salute.
Per l’epidemiologo Gianni Rezza, i rischi di un governo ‘estremista’ della sanità statunitense, in particolare su posizioni no vax, “sono limitati”. Sia perché “sono gli Stati a gestire il settore, vaccini compresi”, sia perché “ci sono molti interessi di cui non si può non tenere conto” è la riflessione, all’Adnkronos Salute, dell’ex Dg Prevenzione del ministero della Salute durante la pandemia, oggi docente straordinario di Igiene all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.
“Credo non sia assolutamente certo che Kennedy jr diventi il prossimo responsabile della sanità americana – afferma Rezza – Di fatto ha alle spalle un percorso politico controverso, una forte sensibilità ambientalista, e delle posizioni articolate in politica estera. Da noi è più noto per alcune posizioni complottiste, in particolare su vaccini e Covid-19. E una certa avversione nei confronti di Big Pharma, che rappresenta comunque una lobby potente ed economicamente importante negli Usa”.
“Per questo, qualora dovesse avere degli incarichi, dovrebbe per forza moderare le sue posizioni. E in ogni caso, negli Usa, la sanità è decentrata a livello dei singoli Stati federali, e così le politiche vaccinali. Per tutte queste ragioni – conclude – credo si debba essere al momento molto cauti sui futuri scenari”
Dopo queste letture super scientifiche,
non ci resta che augurare di fare il meglio al nuovo governo degli USA.
oltre i deliri di potere e di ricchezza dei super miliardari che, poverini senza 65 miliardi di dollari di stipendio all’anno, non sono motivati a lavorare per i loro azionisti (si presume padroni).
Gli interessi nazionali di un grande Paese non sono un affaruccio piccolo o grande su cui lucrare come sI fa sui mercati privati piccoli o grandi, come abbiamo visto per il COVID,
che sono costati cari al governo uscente .
Un tema su cui riflettere.
I danni sul tessuto sociale e sulla salute pubblica, oltre che sulle finanze pubbliche e private sono stati notevoli,
senza grandi ritorni sul sistema di difesa sanitario, che anzi pare bucato da troppe parti come l’esplosione di COVID ESTIVI E AUTUNNALI SUI SUPER VACCINATI CI DICE.
La salute pubblica non è un gioco elettorale o avvocatizio, caro Robert JR , purtroppo è un grande affare e sarà compito bipartisan rimettere l’interesse della salute al primo posto e asservire l’industria a questo primario obiettivo di ogni governo politico degno di tale nome.
Facile a dirsi … difficile a farsi come la storia di Tina Anselmi ci insegna
Vincenzo Valenzi
foto Scuola.net