Era caduto il Muro da pochi mesi e arrivai al porta di Brandeburgo, ma fui respinto come “brasilero”
In questi giorni si celebrano i 35 anni della caduta del Muro di Berlino e un pezzo di Muro è tra i miei ricordi di una visita a Berlino pochi mesi dopo la caduta del muro. A Berlino si arrivava ancora con la compagnia aerea americana Pan Am, oramai sull’orlo del fallimento, dopo un paio di scali da Bari a Milano e poi se non ricordo male da Dusseldorf si volava nella ricca Berlino Ovest che ti accoglieva con tutto il suo splendore.
Auto di lusso e strade piene di negozi con la centrale Kudamm strasse, ricca di vetrine sui marciapiedi e negozi d’epoca con la splendida terrazza del Kaufhaus. La porta di Brandeburgo era diventata di accesso libero ai tedeschi del ricco ovest ma forse per la carnagione scura e i miei capelli neri fui subito allontanato come “brasilero” e dirottato al Checkpoint Charlie dove era possibile l’accesso per gli stranieri. Era ancora il passaggio antico della DDR con porte blindate e pagamento di una tassa di 5 marchi dell’Est.
Un vero e proprio cunicolo che ti portava dalla ricchezza alla povertà, con la vista di palazzoni e povera gente malvestita, pochissime auto Trabant e nessun segno dello splendore della Berlino Ovest. I souvenir erano rari e bisognava mettersi in fila anche per piccole cose, abbondavano stemmi e medagliette della decaduta DDR.
Tra le bellezze artistiche Berlino ne esponeva tante ma anche una di origine pugliese, infatti rimasi stupefatto quando sotto una bella statua di donna seduta su un trono lessi sul cartellino “Dea sul trono trafugata a Taranto”. Una strana storia quella di questa statua trovata in una via della mia città, catalogata e poi scomparsa e messa in vendita nel dopoguerra a Parigi. Oggi il museo MARTA deve accontentarsene di una copia mentre l’originale è sempre nell’Altes Museum.
Oramai tra Berlino Ovest e Berlino Est rimane solo una striscia celebrativa e qualche pezzo di muro, la popolazione si è amalgamata e i tedeschi ce l’hanno fatta da soli nonostante le promesse dell’epoca di Craxi che sosteneva pomposamente ….aiuteremo i tedeschi nella riunificazione. Oggi perè la crisi morde forte e la Germania non è più la locomotiva d’ Europa ma il pezzo di muro nel mio cassetto testimonia ancora un pezzo di Storia entusiasmante.
Umberto Palazzo
Editorialista de Il Corriere Nazionale.net