dal ISBN-13979-8339532743 e titolo Il Magico Natale di Luca: Un bambino davvero speciale : Un Bambino , Una preghiera e La magia di Babbo Natale ci può insegnare molto sulla vita reale. Silvana Margiotta, questa volta con lo pseudonimo Edo Marsilvi, pubblica una storia di Natale dove L’AI ê presente solo nelle illustrazioni evocative. Margiotta, infatti, è una maestra nell’AI, mas a questa storia è così importante per lei da decidere di scriverla da sola. Il testo è tutto suo. Passiamo alla trama.
“Luca è un bambino di dieci anni con un cuore grande e un sogno speciale: non chiede giocattoli o dolci per Natale, ma solo un modo per aiutare la sua famiglia. Con la mamma malata e il papà preoccupato, Luca è determinato a trovare un lavoretto, ma le cose non vanno come sperava… Fino a quando una magica lettera a Babbo Natale non cambia tutto. In una notte di avventure e meraviglie, Luca scoprirà che i miracoli di Natale arrivano in forme inaspettate, e che la fede, l’amore e la generosità sono i doni più preziosi di tutti. Una storia toccante e ricca di magia, perfetta per ricordarci il vero spirito del Natale”.
Dato l’amore per il Natale e le storie ambientate in questo periodo, Emanuela Molaschi ha recensito il libro della Margiotta. Esploriamo con lei i significati di questo libro a livello allegorico, psicologico e sociale.Quali sono le sue impressioni su questo libro?
Consiglio la lettura di questo libro per bambini che , però, è adatto anche agli adulti. Un libro che parla di resilienza e sogni, scritto in modo semplice e con bellissime illustrazioni AI.
Quali sono le sue impressioni sulla trama circa la famiglia? Sappiamo che ne parla in tutti i suoi libri e che ha dato una rilevanza particolare alla famiglia proprio nel suo ultimo romanzo intitolato La mia casa. Cosa vede all’interno della famiglia di Luca?Gli adulti, spesso,si dimenticano cosa significhi essere bambini: ricettivi al massimo e molto svegli, magari solo più speranzosi perché non ancora (a parte alcuni casi) schiacciati dalla vita. Questo si vede dal primo capitolo: Luca vuole sapere, ma viene ‘protetto’ dal padre. Luca, però, ha il diritto di sapere, di avere conferme di ciò che ha capito. Il dolore potrebbe schiacciarlo,ma l’incertezza lo divora di più. In casa si devono condividere i dolori, se i figli sono pronti e hanno capito tutto.Questo non significa cercare di dirlo nel modo piu adatto ad un bambino, vuol fare rendere partecipi tutti della verità. Semplicemente per evitare al figlio dolori più grossi dopo. Mai far sentire i piccoli ‘presi in giro’. In sostanza, alla fine, il padre agisce bene rivelando la verità a Luca, finalmente. È comunque comprensibile il suo timore. È anche ben rappresentato.
Bello mostrare un figlio disposto a tutto per aiutare la famiglia. In mezzo a notizie reali sconfortanti su figli ingrati e genitori chiamati in mille modi (es elicottero) che, però, non sono mai okay, troviamo un racconto che ci dice come dovrebbe essere la famiglia.
Che mi dice delle famiglie definite parenti serpenti: quali benefici avrebbero questi ‘serpenti’ dalla lettura del libro?
Siamo onesti, ci sono delle famiglie che sono proprio così, un covo di vipere. Se i ‘serpenti’ stessero attenti, leggendo il libro capirebbero che nulla è impossibile se si crede ai propri parenti. Per amarli bisogna credergli. Questo è il motore che muove Luca. La fiducia e l’amore sono fondamentali nella famiglia. Ad esempio, se Luca non avesse amato così tantoq i suoi, il libro non esisterebbe o sarebbe molto diverso. Avrebbe potuto pensare a se stessi e chiedere a Babbo Natale una lista infinita di cose che gli servivano perché non le aveva più.Era triste e voleva essere concitato da Babbo Natale che male ci sarebbe stato? Avrebbe avuto tutto perché , comunque,non era così malvagio. Invece, lui decide di farsi in quattro per la sua famiglia. Babbo Natale lo aiuterà a fare altro.No spoiler.
Crede che sia un racconto, in un certo senso, realistico perché? La collaborazione tra Luca e Babbo Natale cosa ci insegna?
È credibile se visto sotto forma di racconto per immagini. La famiglia la situazione che vive sono plausibili. Gli aiutanti magici, come in ogni fiaba che si rispetti, sono la rappresentazione immaginaria di persone autorevoli, amichevoli e disposte a fare il bene perché è giusto ed è loro possibile farlo, non perché si aspettano qualcosa in cambio. Di recente un film ha detto che il significato del Natale è essere umili: è questo che ha voluto insegnare Gesù, nascendo in una stalla. Lui è venuto per tutti e noi dobbiamo imparare a metterci dopo gli altri ( da A Christmas star n.d.r.). Io penso che il Natale voglia dire anche solidarietà, affetto sempre, non solo sotto le feste. Amici, conoscenti, parenti, colleghi… dovrebbero essere attenti alle esigenze di chi sta loro accanto e prestare aiuto gratuitamente, senza rinfacciare nulla. Questo insegna Il magico Natale di Luca. Insegna cosa siano la famiglia, l’amore e la comunità.
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Lana Lia













