La Fondazione Italiana Linfomi punta sui giovani con tre grant riservati a ricercatori under 40.

Veneto

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Le premiazioni si sono svolte in occasione della riunione nazionale della FIL, che si è chiusa oggi a Verona.

VERONA – Si è chiusa questa mattina a Verona l’assemblea nazionale della FIL- Fondazione Italiana Linfomi, organizzazione nazionale attiva dal 2010 nella ricerca scientifica nel campo dei linfomi.

La patologia, in Italia, colpisce ogni anno circa 15.000 persone, con un’incidenza di 40 nuovi casi al giorno, quasi 2 ogni ora. La FIL conduce studi in autonomia o in collaborazione con gruppi di ricerca esteri, partecipando anche a studi internazionali. Gli studi vengono proposti da 12 Commissioni scientifiche che si occupano degli aspetti più specifici di questa patologia, a seconda dei diversi tipi di linfoma. Alle dodici Commissioni, si sono aggiunti nell’ultimo anno 4 Gruppi di Lavoro: Terapie Innovative, Linfomi in pazienti con immunodeficit, Gruppo Statistico e Gruppo Logistica e Fundraising. In pochi anni la Fondazione ha condotto o co-partecipato alla gestione di un centinaio di studi clinici sui linfomi, collaborando con circa 150 centri italiani di ricerca e cura.

L’assemblea si è aperta giovedì 14 novembre al Palazzo della Gran Guardia.
Le sessioni scientifiche previste hanno permesso di fare il punto sullo stato della ricerca nel campo dei linfomi e presentare le principiali innovazioni” dichiara il Presidente della FIL, Prof. Marco Ladetto. “Siamo contenti per la partecipazione riscontrata, con 349 specialisti presenti, in rappresentanza di 82 centri, segno della buona salute di cui gode la nostra Fondazione”.

Nel corso della riunione nazionale, si sono svolte le premiazioni di tre Premi promossi dalla Fondazione e destinati a ricercatori under 40.
Il primo grant è frutto del sostegno di una rete di imprese, associazioni, enti, privati, denominato FIL CLUB, che supporta la ricerca indipendente della FIL.

Nel corso dell’anno stati raccolti e messi a bando 300.000€ per finanziare un progetto di ricerca selezionato da un comitato di revisori internazionali. Lo studio vincitore è quello proposto dalla Commissione Linfomi di Hodgkin della Fondazione (“PET- guided dose reduction for involved site radiotherapy in early stage unfavourable Hodgkin lymphoma: a randomized phase III trial – PRIORITY study)” e coordinato dal Prof. Umberto Ricardi della Città della Salute e della Scienza di Torino.
Lo studio si rivolge a pazienti affetti da linfoma di hodgkin stadio iniziale con fattori prognostici sfavorevoli con l’obiettivo di valutare la possibilità di ridurre le dosi di radioterapia di circa un terzo.

Con il Bando Giovani Ricercatori – Luigi Resegotti, sono stati messi in palio 100.000 € finanziati da FIL (20%), Fondazione Giulia Maramotti (50%) e Fondazione GRADE (30%), per premiare un progetto, coordinato da under 40, che introduca aspetti innovativi nella gestione diagnostica e terapeutica dei pazienti con linfoma, per conoscere meglio la malattia, migliorare la sopravvivenza e la qualità di vita dei pazienti.

Su 12 candidature, l’edizione 2024 del Bando è stata vinta dal progetto The Elderly Project 2.0 della Dott.ssa Benedetta Sordi dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi di Firenze, che mette al centro la qualità di vita del paziente anziano affetto da linfoma e quella dei suoi familiari/caregivers.

Infine, a ricordo del Dott. Ercole Brusamolino, ematologo, socio FIL molto attivo nella ricerca sui linfomi, scomparso nel 2014, anche quest’anno è stato promosso da FIL in collaborazione con AIL (Associazione Italiana contro Leucemie, Linfomi e Mieloma), il Premio Brusamolino, con la finalità di promuovere le pubblicazioni di lavori di ricerca nell’ambito dei linfomi condotti da giovani ricercatori. I premi, da 5.000€ ciascuno, riguardano le pubblicazioni scientifiche di un lavoro sulla clinica dei linfomi e di un lavoro non clinico sui linfomi.

L’edizione 2024 è stata vinta dalla Dott.ssa Rita Tavarozzi dell’AOU SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria per la sezione clinica (pubblicazione: “Radioimmunotherapy versus autologous hematopoietic stem cell transplantation in relapsed/refractory follicular lymphoma: a Fondazione Italiana Linfomi multicenter, randomized, phase III trial” sulla Rivista Annals of Oncology con Impact Factor di 56,7)  e dalla Dott.ssa Selene Mallia dell’Azienda Unità Sanitaria Locale-IRCCS – Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, per la sezione non clinica (pubblicazione: “HELLS regulates transcription in T-cell lymphomas by reducing unscheduled R-loops and by facilitating RNAPII progression” sulla Rivista Nucleic Acids Research con Impact Factor 16,6).

Il lavoro della Fondazione proseguirà, con l’obiettivo di consolidarsi quale ente di riferimento per la cura dei linfomi, nel panorama nazionale e internazionale.

La prossima riunione annuale si svolgerà dal 13 al 15 novembre 2025, ad Ancona.

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