La Consulta dei senatori del Regno riuniti in assemblea a Firenze

Arte, Cultura & Società

Di

Maria Loredana Pinotti 

Dal 15 al 17 novembre 2024 a Firenze si sono tenuti gli eventi annuali dedicati alla Consulta dei senatori del Regno alla presenza di S.A.R. il Principe Reale Emanuele Filiberto, Duca di Savoia, Principe di Piemonte e di Venezia, Capo della Real Casa di Savoia. Ricordiamo che la Consulta dei senatori del Regno (d’Italia) è un’associazione costituita il 20 gennaio 1955 da circa 160 ex senatori del vecchio Senato del Regno d’Italia come “Gruppo vitalizio dei senatori del Regno”, il cui atto di volontà fu riconosciuto da Umberto II, quale massima autorità monarchica residente in Italia, in una lettera del 3 febbraio dello stesso anno. Sebbene il Senato del Regno fosse stato soppresso dall’Assemblea costituente alla vigilia dell’entrata in vigore della Costituzione repubblicana il 1º gennaio 1948, il Senato rinacque come associazione privata nel 1955 a seguito del proclama di Umberto II, che, il 13 giugno 1946, denunciò supposte illegalità compiute nello svolgimento del referendum istituzionale e si considerò sempre come sovrano non abdicatario, inviando ai senatori del regno un messaggio con cui li invitava a riprendere la loro attività sotto forma “consultiva” verso la Nazione.

A questo messaggio aderirono quasi tutti i senatori del disciolto Senato, la cui nomina era vitalizia, che si costituirono in associazione come “Gruppo vitalizio dei senatori del Regno”, nominando presidente il senatore Adolfo Giaquinto. Quindi il 3 febbraio 1955 si riunirono in assemblea 92 senatori del regno, ai quali Umberto inviò un messaggio letto dal ministro della Real Casa, Falcone Lucifero. L’associazione ha assunto l’attuale denominazione nel 1965 ed attualmente dal 2008 ne è presidente il Prof. Pierluigi Duvina.

Il 15 novembre alle ore 11,00 presso l’Hotel Bernini Palace si è riunito il Consiglio Direttivo alla presenza dei 5 vice presidenti per valutare i temi da proporre all’Assemblea Ordinaria annuale che si è tenuta dalle ore 14,00 presso Palazzo Borghese in via Ghibellina, 110 con un nutrito programma.

Emanuele Filiberto con Maria Loredana degli Uberti

Subito dopo l’esecuzione dell’Inno Sardo, caro alla Casa regnante che continuò a impiegarlo in pubbliche occasioni fino al 1937, in aggiunta alla Marcia reale che dal 1834 svolse di fatto la funzione di inno nazionale del Regno di Sardegna e poi d’Italia, è seguita l’approvazione all’unanimità del verbale dell’assemblea del 2023; poi il Presidente ha riferito della situazione a 360° della Consulta e di varie realizzazioni portate avanti durante tutto il 2024. Sono seguite le elezioni del Presidente che è stato confermato all’unanimità nella persona del Prof. Pierluigi Duvina, acclamato da tutti i consultori per l’importante lavoro  svolto da quasi 20 anni, poi si sono tenute le elezioni dei 5 vice-presidenti che sono stati tutti confermati nelle persone di: Giovanni Duvina quale vice-presidente vicario, e, come altri vice-presidenti, di: Pier Felice degli Uberti, Rino Tarelli, Paolo Arfilli, Riccardo Mattoli; al tempo stesso è stato rinnovato il Collegio Sindacale. Alle 15,00 i nuovi 5 Consultori hanno presentato l’impegno d’onore; essi sono: Roberto Allegro, Francesco Antonio Giovanni Calò, Luca Canapini, Don Federico Pozza, Ermanno Scaramella.

Poi Roberto Centofanti ha parlato su “L’intelligenza artificiale: cosa è e perché dobbiamo aver paura”; seguito da Massimo Mallucci de Mulucci su: “La Famiglia: quale sovranità residua” ed infine da Walter Rossi su: “Vittorio Emanuele III ed Jelena di Montenegro, Principi e fidanzati nella Firenze di fine ‘800”. È seguita la discussione sulle tematiche trattate, con la successiva seduta amministrativa, la discussione e l’approvazione del bilancio; ed infine il pranzo alla presenza del Capo della Real Casa di Savoia. Il 16 novembre durante il pomeriggio, in occasione della chiusura dei festeggiamenti per i 150 anni dello Storico Mercato Centrale, Emanuele Filiberto è tornato nel quartiere di San Lorenzo, dopo una passeggiata tra le bellezze della città, accolto dai commercianti del rione.

Con un accompagnamento musicale, i ragazzi del Liceo Artistico di Porta Romana si sono esibiti in una sfilata con gli abiti dell’epoca proprio per ricordare il giorno dell’inaugurazione dello Storico Mercato Centrale. Ad Emanuele Filiberto è stato consegnato anche un riconoscimento in memoria del suo avo, il re Vittorio Emanuele II, che nel 1874 ha inaugurato lo spazio. Il Principe è quindi tornato a Palazzo Borghese dove si è tenuto un concerto di altissimo livello, con un baritono ed una soprano di fama internazionale, diretti dal m° Giorgio Martano del Teatro la Scala, seguito dall’Aperitivo e dal Pranzo di Gala in unione con gli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia della Delegazione Toscana. All’inizio del Pranzo è stata presa la parola da parte del Presidente Prof. Pierluigi Duvina, che ha ringraziato i presenti per la partecipazione ed ha sottolineato i propositi da sempre attuati dalla Consulta e l’indiscussa devozione nei confronti di S.A.R. il Principe Reale Emanuele Filiberto, Duca di Savoia, Capo della Real Casa di Savoia, il quale prendendo la parola ha voluto sottolineare e far comprendere quale è il suo pensiero nei confronti della Consulta e quale deve essere l’azione da intraprendere per un futuro al passo con i tempi: «Signore e Signori Consultori del Senato del Regno, Gentili Dame e Cari Cavalieri, Carissimi Convenuti, è con grande piacere che torno a Firenze questa sera, in occasione del tradizionale pranzo di gala promosso dalla Consulta dei Senatori del Regno, organizzato in collaborazione con la Delegazione per la Toscana degli Ordini Dinastici della mia Casa. Firenze, capitale indiscussa a livello mondiale del Rinascimento e dell’arte, rappresenta un luogo particolarmente caro per la mia Casa e significativo per la nostra Patria. È la prima volta che mi rivolgo a voi dalla scomparsa di mio Padre. Sento perciò il dovere, questa sera, di esprimere un particolare ringraziamento a tutti Voi e in particolare al Presidente della Consulta Dott. Pierluigi Duvina, Cavaliere dell’Ordine Civile di Savoia, per l’affetto e il sostegno con il quale avete accompagnato Casa Savoia in quel doloroso mese di febbraio. Ora, il compito di perpetuare i valori della più antica Dinastia d’Europa, grava sulle mie spalle.

 

Tuttavia, mi è di grande conforto sapere che la Consulta, istituita da mio Nonno, il Re Umberto II, nel 1955, “nell’intento di non lasciar disperdere quella comunione di memorie, di principi o di sentimenti della tradizione del Senato del Regno d’Italia, che ne unì i componenti nel tempo in cui essi degnamente servirono i più alti interessi della Nazione”, rappresenti ancora oggi una realtà solida e concreta, il cui consiglio è un tesoro prezioso al quale attingere. Guardare con insistenza a quegli uomini del 1955, potrebbe farci cadere nella tentazione di rifugiarci in un mondo che non esiste più, soprattutto quando questo approccio fosse vissuto in modo ideologico, quasi andando a ricercare una purezza e un mondo che purtroppo non ci sono più. Ma lo studio serio – e non ideologico – ci fa comprendere come quelle persone fossero uomini totalmente inseriti nel loro tempo e nella loro cultura, che non guardavano indietro, ma che guardavano comunque al futuro di un’Italia in trasformazione. Erano inseriti in un contesto storico, certo, con alle spalle un’eredità storica ingombrante, ma studiavano, si confrontavano, aprivano strade nuove, con la certezza che il tempo, per una Dinastia, è un alleato e non un nemico.

Da sin.Maria Loredana SAR Emanuele FIliberto Duca di Savoia e Pier Felice degli Uberti 

Esattamente come oggi dovremmo fare noi, con l’assillo di vivere, certamente in coerenza, ma immersi e radicati nella contemporaneità. Casa Savoia – e la Consulta – devono parlare all’uomo del 2024 e non a quello dell’Ottocento. Si studia il passato in maniera seria per vivere intensamente l’oggi, per tenere accesa una fiamma. Allo stesso modo, gli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia, sono qualcosa di compiuto e di realizzato solo se calati nel presente e nei bisogni di un mondo ferito e che guarda a noi con speranza. Solo così potremmo dire di essere stati trasformati in donne e uomini nuovi dal rito dell’investitura cavalleresca che molti di noi abbiamo ricevuto. Le insegne che portiamo sono prima di tutto una responsabilità e non un piacere storico o estetico. Desidero in questo senso esprimere la mia riconoscenza al Delegato degli Ordini Dinastici, il Cav. Gr. Cr. Dott. Giovanni Duvina, che rappresenta la mia Casa in Toscana e che coordina le attività benefiche e caritative, come da più di quattrocento anni fanno i miei Ordini. Ma insieme, possiamo e dobbiamo fare di più! Siete Voi, infatti, il vento che permette alla nostra bandiera Tricolore con il cuore al centro e al nostro stendardo con la croce mauriziana di continuare a garrire e a rappresentare un punto di riferimento sempre antico e sempre nuovo, illuminato dal fuoco della tradizione.

Auspico, dunque, che questa serata di Gala sia un momento per fare del bene in convivialità e per guardare al futuro. Un futuro al quale Casa Savoia guarda con consapevolezza e con entusiasmo, fiera e orgogliosa di continuare a portare avanti questi valori. Viva l’Italia!  Sempre avanti, Savoia!». Al termine Emanuele Filiberto ha consegnato il ricavato benefico nelle mani di Don Federico Pozza. Gli eventi si sono conclusi domenica 17 ottobre alle ore 11,00 con la Santa Messa solenne degli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia della Toscana nella Chiesa dei Santi Michele e Gaetano.

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