IL decreto numero 355 contiene i : “ fondamenti della politica statale della Federazione russa nell’area della deterrenza nucleare” , approvato da Putin nel giugno di quattro anni fa. Una strategia sulla deterrenza nucleare mai resa nota prima.
Un elemento importante da cogliere è l’ impostazione politica nucleare del 1993 voluta da Breznev e, consistente alla rinuncia al non uso per primi delle armi nucleari conseguente alla debolezza dei russi sulle armi convenzionali. Sono 32 anni che, i russi fondano la loro sicurezza sulle armi nucleari.
Nel decreto si legge che : “la Federazione russa considera le armi nucleari esclusivamente come un mezzo di dissuasione, il cui uso è una misura estrema e forzata dalle condizioni” e di “dissuasione nucleare è di natura difensiva, volta a mantenere il potenziale delle forze nucleari a un livello sufficiente a garantire la protezione della sovranità e dell’integrità territoriale dello stato, la deterrenza di un potenziale avversario dall’aggressione contro la Federazione russa”. Armi nucleari usate solo in caso di attacco.
IL punto centrale della deterrenza nucleare russa consiste nel: “garantire che il potenziale avversario comprenda l’inevitabilità di ritorsioni in caso di aggressione contro la Federazione russa (..) è assicurata dalla presenza nella struttura delle forze armate russe di forze e mezzi pronti al combattimento capaci di impiegare armi nucleari in grado di infliggere con sicurezza danni inaccettabili a un potenziale avversario in qualsiasi condizione ambientale, e anche dalla prontezza e determinazione della Russia a usare tali armi” .
Due delle condizioni che, comportano la reazione nucleare russa è il : “ dispiegamento da parte di stati che considerano la Federazione russa un potenziale avversario di sistemi e mezzi di difesa missilistica, missili cruise e balistici di medio e corto raggio, armi convenzionali e ipersoniche di alta precisione, veicoli aerei da combattimento senza pilota e armi a energia diretta”.
L’altra è il “ dispiegamento di armi nucleari e i loro vettori in territori di stati non nucleari”. Al decreto mancava una sola condizione, per l’uso di armi nucleari ed è la modifica apportata ieri da Putin al decreto oltre , a rendere più “ facile” la reazione nucleare.
IL punto fondamentale della modifica è il seguente: “ La Federazione Russa si riserva il diritto di utilizzare armi nucleari in caso di aggressione con armi convenzionali contro di essa e contro la Bielorussia da parte di uno Stato non nucleare, ma sostenuto da una potenza nucleare”.
Modifica apportata dopo che , un razzo ATACMS prodotto negli USA e lanciato dagli ucraini , ha colpito un deposito di munizioni vicino alla città di Karachev , nella regione di Bryansk , nella Russia occidentale a 112 Km dal confine ucraino.
Quale potrebbe essere una reazione nucleare russa ? L’uso di armi nucleari “ non strategiche “ e , quindi non considerati negli accordi New Start . Banalmente le armi non strategiche sono impiegate da forze terrestri , aeree o con navi.
Gli obiettivi possono essere i più vari come materie critiche, centrali elettriche, reti di trasporto o di telecomunicazioni. IL raggio di azione è intorno ai 300 Km.
La più potente arma non strategica produce una energia equivalente a 11 mila kg di tritolo. Come confronto la bomba su Hiroshima aveva una energia prodotta nell’esplosione di 16 milioni di Kg di tritolo.
Una arma nucleare non strategica si basa sulle stesse leggi della fisica sulle quali , si basa l’arma nucleare strategica e gli effetti dipendono unicamente dalla potenza e dal luogo dove viene impiegata.
Quindi una “palla di fuoco”, onde d’urto distruttive, un impulso elettromagnetico , radiazioni nucleari che, contaminano tutto l’ambiente.
Esiste però una diversità di effetti , tra l’esplosione di un’arma nucleare al suolo o in atmosfera.
Al suolo e nella bassa atmosfera genera una nube ,a forma di fungo composto di radiazioni mentre negli strati alti dell’atmosfera genera l’esplosione ,una palla di fuoco sferica e che reagendo con il campo magnetico terrestre viene modificato.
L’impatto della esplosione sono raggi X che, rendono luminosa la palla di fuoco che si crea e intensi impulsi elettromagnetici che , interferiscono o meglio distruggono i sistemi elettrici.
L’EMP o radiazione elettromagnetica da un’esplosione sull’Ucraina, causerebbe problemi ai numerosi satelliti collocati nelle orbite basse ( orbita attorno la Terra compresa tra 200 e 2000 Km di altitudine . Viene indicata con il termine inglese LEO).
Va osservato che per la Nuclear Posture Review ,danneggiare i satelliti militari USA o dei paesi NATO costituisce motivo, per una reazione nucleare USA.
La pericolosità di tale situazione ha indotto il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijarto ad affermare che, i prossimi due mesi saranno i più pericolosi degli ultimi decenni. Ha aggiunto che Biden è stato rimosso dal potere e “le cui capacità sono messe in dubbio da molti”, potrebbe prendere decisioni che avrebbero conseguenze catastrofiche per il mondo.