Audizione del direttore Alfonso Guerra in Commissione Agricoltura del Consiglio regionale
BARI – “Prima di indire le elezioni del Consorzio Unico di Bonifica Centro-Sud Puglia e affidarne la governance agli agricoltori, sono necessari alcuni passaggi indispensabili a chiarire il ruolo dell’ente consortile, con particolare riferimento al suo piano di equilibrio e al tema dei contributi, questioni che per la nostra organizzazione sono e restano fondamentali; in mancanza di queste risposte la Copagri è pronta a disertare le votazioni degli organi consortili”. Lo ha sottolineato il direttore della Copagri Puglia Alfonso Guerra intervenendo in audizione in Commissione Agricoltura del Consiglio regionale.
“In particolare – spiega il presidente della Copagri Puglia Michele Palermo – chiediamo l’adozione di un nuovo piano di classifica che aggiorni quello vigente, risalente all’ormai lontano 2012, e che preveda l’ampliamento della platea dei contribuenti, mutuando il principio che a sostenere il costo per fronteggiare il rischio idraulico e idrogeologico deve concorrere la maggioranza della popolazione pugliese e non soltanto quei proprietari di terreni situati nelle aree più difficili e spesso svantaggiate della Regione”.
“L’azione costante di prevenzione garantita dai Consorzi di Bonifica, infatti, produce vantaggi diretti e indiretti che richiedono una compartecipazione più vasta”, rimarca il presidente, facendo notare che “ad oggi, mentre ci sono territori che risultano esclusi dal perimetro di competenza della contribuenza, ce ne sono altri che pur insistendo nella zona colpita dalla Xylella, risultano assoggettati al tributo consortile anche a fronte del fatto che non sono state realizzate opere di reimpianti”.
“Per questo, resta prioritaria la necessità di efficientare, rifunzionalizzare e ammodernare le reti irrigue esistenti unitamente agli impianti di sollevamento e di distribuzione delle acque superficiali e profonde”, aggiunge Palermo, ad avviso del quale è auspicabile “unificare la gestione irrigua in capo ai Consorzi di Bonifica, liberandola dalla concorrenza degli enti regionali in termini di tariffe”.
“Parimenti importante, inoltre, è l’individuazione di un meccanismo di incentivazione e stralcio delle sanzioni e degli interessi sui crediti oggi vantati dai Consorzi nei confronti dei propri soci in considerazione delle annualità non ancora riscosse e ancora in fase di riparto in applicazione dei piani di classifica vigenti, così come l’affidamento all’AQP della gestione dell’acquedotto rurale, che per il Consorzio di Bonifica produce un disavanzo annuale strutturale di 8-10 milioni di euro”, conclude il presidente della Copagri Puglia.