Questa volta l’incendio è divampato nella notte del 25 novembre, tra La Rustica e Tor Cervara, in via Melibeo 7. Da anni ci vivono decine di famiglie soprattutto Rom. Il capannone in fiamme era nella lista degli immobili da sgomberare.
“Il regalo di Natale per i bambini di Roma Est è arrivato in anticipo. Una bella dose di diossina per grandi e piccini”. E’ il commento di un abitante della zona, sul Gruppo Facebook di Colli Aniene. Ed ecco quanto scrive una signora: “Questa era una discarica a cielo aperto. Un insediamento abusivo, uno stabile occupato circondato da immondizia. Questo luogo era una bomba ecologica e nessuno ha fatto niente… l’ennesimo gravissimo caso di ignavia istituzionale verso i cittadini e i disperati che ci vivevano dentro”.
E va bene, dai, una disgrazia può capitare. Ma quante disgrazie sono capitate nella sfortunatissima zona? Ne ricordo un paio:
“Rogo con fumi alla diossina invade Colli Aniene e Tor Cervara. Ancora una volta a bruciare è una discarica abusiva di via Tor Cervara presso il civico 154 ossia a pochi passi dal parco naturale della Cervelletta. Rifiuti tossici e di altra differente natura bruciano dal pomeriggio di ieri mentre i vigili del fuoco lavorano instancabilmente per domare le fiamme sotto il sole bollente di agosto. Purtroppo la temperatura calda, unita al materiale altamente infiammabile, potrebbe alimentare nuovi focolai con i conseguenti fumi tossici. I residenti di questo territorio sono giustamente preoccupati per questi continui roghi a cui nessun’amministrazione riesce a mettere fine” (10 agosto 2020 su “Abitare A Roma.it”).
E da un altro articolo del mese di agosto scorso 2024: “Dopo una notte da incubo, a causa del tremendo incendio a Roma Est, che aveva reso l’aria irrespirabile, io e i miei familiari siamo fuggiti dalla città. Qualche giorno dopo, da Rieti, ho chiesto via mail al medico di famiglia: “Gentile dottoressa, é pericoloso restare nel nostro quartiere dopo l’incendio a Ponte Mammolo?”. La sua risposta: “Nessun problema a restare nel quartiere”. Al che, ho insistito: “Dicono che c’è diossina nell’aria”. Nuova risposta della gentile dottoressa: “Purtroppo un po’ è rimasta ma quella c’è sempre tanto”.
Ancora diossina, quindi, da aggiungere a quella che c’è sempre.
Allora grazie a tutti per l’ennesimo regalo. Grazie al prefetto, grazie ai carabinieri, grazie ai relativi Municipi, grazie agli Uffici d’Igiene, grazie al sindaco Gualtieri e ai suoi predecessori, grazie per l’ennesimo regalo soprattutto ai bambini di Roma Est.
E va bene, dai, una disgrazia può capitare. Ma quante disgrazie sono capitate nella sfortunatissima zona? Ne ricordo un paio:
“Rogo con fumi alla diossina invade Colli Aniene e Tor Cervara. Ancora una volta a bruciare è una discarica abusiva di via Tor Cervara presso il civico 154 ossia a pochi passi dal parco naturale della Cervelletta. Rifiuti tossici e di altra differente natura bruciano dal pomeriggio di ieri mentre i vigili del fuoco lavorano instancabilmente per domare le fiamme sotto il sole bollente di agosto. Purtroppo la temperatura calda, unita al materiale altamente infiammabile, potrebbe alimentare nuovi focolai con i conseguenti fumi tossici. I residenti di questo territorio sono giustamente preoccupati per questi continui roghi a cui nessun’amministrazione riesce a mettere fine” (10 agosto 2020 su “Abitare A Roma.it”).
E da un altro articolo del mese di agosto scorso 2024: “Dopo una notte da incubo, a causa del tremendo incendio a Roma Est, che aveva reso l’aria irrespirabile, io e i miei familiari siamo fuggiti dalla città. Qualche giorno dopo, da Rieti, ho chiesto via mail al medico di famiglia: “Gentile dottoressa, é pericoloso restare nel nostro quartiere dopo l’incendio a Ponte Mammolo?”. La sua risposta: “Nessun problema a restare nel quartiere”. Al che, ho insistito: “Dicono che c’è diossina nell’aria”. Nuova risposta della gentile dottoressa: “Purtroppo un po’ è rimasta ma quella c’è sempre tanto”.
Ancora diossina, quindi, da aggiungere a quella che c’è sempre.
Allora grazie a tutti per l’ennesimo regalo. Grazie al prefetto, grazie ai carabinieri, grazie ai relativi Municipi, grazie agli Uffici d’Igiene, grazie al sindaco Gualtieri e ai suoi predecessori, grazie per l’ennesimo regalo soprattutto ai bambini di Roma Est.
Renato Pierri