Gravidanze a 18 anni: il metodo Billings aiuta a conoscere la fertilità e a capire

Ambiente, Natura & Salute

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Prevenire l’aborto volontario è la sfida per le donne della nostra epoca, per la quale risulta determinante la conoscenza di sé attraverso il Metodo Billings.

Un interessante articolo pubblicato su ADN-Kronos rivela il gran numero di gravidanze inaspettate nelle giovanissime, addirittura scoperte a sei settimane. Sembra di poter dedurre che la conoscenza del proprio corpo e della fertilità nelle ragazze, oggi, sia praticamente inesistente. https://demografica.adnkronos.com/fertilita/limite-sei-settimane-aborto-gravidanza-georgia/

Un terzo delle donne non sa di essere incinta prima di sei settimane. Questo è quanto ha rilevato il nuovo studio del Guttmacher Institute, un think tank statunitense sui diritti sessuali e riproduttivi, che ha analizzato la correlazione tra consapevolezza e presa di coscienza del proprio stato di gestazione e i limiti imposti sul diritto d’aborto.

Nel prosieguo dell’articolo si spiega, in particolare, che “ il fenomeno riguarda le giovanissime: circa il 44% delle ragazze di 18 e 19 anni ha scoperto di essere incinta dopo sei settimane di gestazione, la percentuale più alta tra tutte le fasce d’età prese in analisi.

Gravidanze precoci e aborti di un bimbo con cuore che batte

Con tutta probabilità, tutte queste gravidanze inaspettate in ragazze giovanissime esitano in aborti volontari. Trattandosi tra l’altro di gravidanze scoperte dopo sei settimane, è evidente che ci si trova di fronte a bambini con un cuore che già batte.

Il 96% dei biologi di tutto il mondo, indipendentemente dalle loro convinzioni politiche, religiose, personali, concorda sull’inizio della vita umana al momento del concepimento. La domanda che ci possiamo porre è : come arginare il fenomeno delle gravidanze inattese in un’età così giovanile, sapendo bene quali saranno le conseguenze di aborti precoci, sia a livello fisico sia a livello psicologico?

Studi recentissimi a livello mondiale mostrano anche una correlazione tra aborti (precoci) e cancro al seno, il che ci porta a riflettere sul concetto di “libertà di abortire” ed effettiva protezione della propria salute.

La connessione tra aborto e cancro al seno

Terzo rapporto Osservatorio Permanente Aborto:

(…) Tra i rischi a lungo termine per la salute fisica delle donne che derivano dall’aborto indotto, i

negazionisti sono particolarmente schierati contro il cosiddetto link ABC.

Da decenni viene pubblicata un’abbondante letteratura che evidenzia l’esistenza del link

ABC, il legame tra l’aborto indotto (Abortion) e il cancro al seno (Breast Cancer). Ma questi studi, senza essere smentiti, vengono sistematicamente ignorati. La cosa è del tutto incoerente con la giusta preoccupazione planetaria tesa alla prevenzione e alla cura di quello che è il tumore femminile più diffuso. Il prevenire presume un’informazione, completa, veritiera e corretta.

Il deVeber Institute (Lanfranchi et al., 2018) afferma che «numerosi studi epidemiologici

confermano il cosiddetto link ABC, e soddisfano i criteri di Bradford-Hill che stabiliscono il nesso di causalità. Infatti l’aborto indotto è stato identificato come il più grande predittore del cancro al seno in nove Paesi» (Carroll, 2007) e vi sono almeno «57 gli studi che mostrano un’associazione diretta tra aborto indotto e cancro al seno, dei quali 23 statisticamente significativi», ma nonostante queste evidenze tale legame «è fortemente osteggiato» (Lanfranchi et al., 2018).

È la fisiologia del seno che spiega il link ABC (Dolle et al., 2009): interrompere una gravidanza- che tutti riconoscono come fattore protettivo rispetto al cancro al seno se portata a termine- vuol dire interrompere i normali cambiamenti fisiologici del seno che si verificano durante la gravidanza.(…) Nella gravidanza a termine l’85% del tessuto mammario è resistente al cancro e ogni gravidanza successiva riduce il rischio di tumore del 10%. Solo dopo 32 settimane la madre ha prodotto un numero sufficiente di lobuli maturi di tipo 4, resistenti al cancro, che ne riducono il rischio. Per questo motivo anche ogni parto prematuro prima delle 32 settimane lo aumenta o raddoppia.

Gli aborti spontanei nel primo trimestre, invece, sono ininfluenti perché i livelli di HCG sono bassi, oppure ci sono bassi livelli di estrogeni e progesterone per cui il seno non cambia.)

Le donne e la loro autodistruzione.

Se uniamo i dati relativi alle gravidanze precoci ai danni derivati dall’aborto, non possiamo che concludere che le donne si sono avviate su una strada di autodistruzione alla quale possiamo tentare di porre un argine, se ragioniamo in termini costruttivi e non ideologizzati.

Quello che sembra mancare, nelle giovani donne, è una profonda e seria conoscenza della propria fertilità, in termini scientifici, psicologici, umani. Conoscere i ritmi di fertilità femminile, attraverso uno strumento accessibile a tutti, potrebbe essere davvero la soluzione sia agli aborti, sia al dolore al quale spesso le donne inconsapevolmente vanno incontro.

La scoperta di sé attraverso il Metodo Billings

Lo strumento privilegiato di conoscenza della fertilità è il metodo dell’ovulazione Bilings, codificato ormai da cinquant’anni da John e Lynn Billings, due medici australiani i quali, con l’aiuto di studiosi di alto profilo ( Odeblad, tra gli altri ), hanno svelato alle donne di tutto il mondo la bellezza della propria corporeità, dei ritmi di fertilità, insiti nella natura femminile grazie a un disegno sapiente.

Scoprire che la donna ha, solo per pochi giorni nel corso del ciclo femminile, la possibilità di dare la vita, significa anche capire che i momenti di “pausa“ dalla fertilità sono i migliori per realizzare un incontro in profondità con il proprio sposo, il proprio partner, nel caso per la coppia sia importante rinviare la gravidanza. D’altro canto, per due sposi che invece desiderino un bambino, il metodo Billings si è rivelato un’importantissimo strumento per la ricerca e il conseguimento di una gravidanza.

Efficacia del Metodo Billings: 97,8%

Il metodo Bilings, anche grazie a studi scientifici che lo hanno perfezionato nel corso dei decenni,  ha un’efficacia  del 97,8%, pari a un tasso di gravidanza del 2,2% ( Indice di Pearl: 2,2 gravidanze per 100 donne per un anno) sovrapponibile a quella della pillola ma, a differenza di qualunque mezzo contraccettivo, in quanto metodo, ( parola di origine greca che significa “strada” ), consente di  procedere insieme per scoprire la bellezza della vita coniugale, vivendo la sessualità in modo veramente umano.

È evidente che questo discorso non può essere applicato a ragazze di 18 o 19 anni che non hanno  nell’immediato nessun obiettivo coniugale. Come si può allora pensare di proporre il metodo dell’ovulazione Billings a delle giovani per arginare gli aborti?( la contraccezione non previene gli aborti)

“La bellezza salverà il mondo”

La chiave di tutto sta nella scoperta della bellezza della fertilità, nello stupore che consegue alla meraviglia di una realtà sconosciuta ai più.  Il metodo Billings ha infatti una forte valenza educativa sulle nuove generazioni e potrebbe a buon diritto essere proposto dalle madri alle proprie figlie, in una sorta di “tradizione“ (cioè consegna) della propria fertilità.

La conoscenza di sé implica un incremento dell’autostima, dell’amore per se stesse,  della presa di coscienza del potere gravidico che qualunque donna ha una volta al mese e nel corso di tutta la propria vita fertile. Ed è una meraviglia che la ragazza giovane può apprezzare in modo sublime.

Nella coppia di sposi, poi, la conoscenza e l’uso del metodo Billings possono risultare di grande aiuto.

La donna non è sola: la responsabilità condivisa con l’uomo

Condivisione è una parola chiave, determinante per la coppia, soprattutto in relazione alla sfera sessuale: attribuire invece ad uno solo dei due sposi/fidanzati/compagni la responsabilità di un’eventuale gravidanza significa, immancabilmente, determinare uno squilibrio decisionale a discapito della donna, così che, la scoperta di aspettare un bambino, che è una ricchezza e un privilegio, diventerebbe un’amara sorpresa vissuta in totale solitudine.

L’insegnamento del Magistero e Humanae vitae

La scoperta della bellezza dei ritmi di fertilità e la conseguente scelta di utilizzare il Metodo naturale ( Billings o Sintotermici) rientra anche nelle indicazioni che il Magistero offre agli sposi, come chiarito da San Paolo VI  nell’enciclica “Humanae vitae”.

Che un Papa , un uomo, un sacerdote, abbia dato la definizione più bella e più vera dell’amore, “ umano totale fedele fecondo” , rivela la grandezza del disegno sotteso alla vita coniugale vissuta alla luce del metodo naturale. L’amore così espresso si realizza compiutamente nella donna, che ha colto la valenza del metodo naturale, rettamente compreso e utilizzato, in unione col proprio coniuge ma, soprattutto, in accordo con l’uomo.

Per chi vuole approfondire la conoscenza del Metodo Billings, in Italia esistono ovunque centri per l’apprendimento, completamente gratuito e riservato alla donna e/o alla coppia che ne faccia richiesta.https://www.confederazionemetodinaturali.it/il-metodo-dell-ovulazione-billings/s81e0db31

Per “ Pro-life insieme “

Prof. Vittoria Criscuolo

Insegnante diplomata del Metodo dell’ovulazione Billings

www.prolifeinsieme.it

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