Il Consiglio ha approvato un accordo raggiunto con il Regno Unito sulle possibilità di pesca per oltre 80 catture totali ammissibili (TAC) per gli stock gestiti congiuntamente dall’UE e dal Regno Unito ai sensi dell’accordo di commercio e cooperazione (TCA) UE-Regno Unito. L’accordo garantisce i diritti di pesca dei pescatori dell’UE nell’Atlantico e nel Mare del Nord per il 2025 e la sua tempestiva conclusione garantirà stabilità e certezza per i pescatori dell’UE e per il settore.
Elementi principali dell’accordo
L’UE e il Regno Unito hanno basato il loro accordo sui migliori pareri scientifici disponibili, forniti in particolare dal Consiglio internazionale per l’esplorazione del mare (ICES). L’accordo raggiunto dalle due parti contribuisce al raggiungimento degli obiettivi della politica comune della pesca dell’UE, vale a dire garantire che la pesca sia ecologicamente, economicamente e socialmente sostenibile. L’accordo è in linea con l’accordo di commercio e cooperazione concluso con il Regno Unito.
Per gli stock senza pareri ICES, l’UE e il Regno Unito hanno concordato di continuare a lavorare insieme per migliorare la disponibilità di dati per informare i futuri pareri scientifici, prendendo atto anche dei progressi compiuti finora.
Per gli stock con pareri di cattura pari a zero, le delegazioni hanno convenuto che sarebbe opportuno stabilire TAC specifici per le catture accessorie (specie catturate involontariamente, durante la pesca di altre specie specifiche) per evitare situazioni di soffocamento che porterebbero alla chiusura delle attività di pesca. Questi TAC sono stati fissati a livelli volti a prevenire aumenti della mortalità per pesca consentendo al contempo la ricostituzione degli stock.
Durante la riunione del Consiglio Agricoltura e Pesca, che si terrà il 9 e 10 dicembre, i ministri cercheranno di raggiungere un accordo politico sulle opportunità di pesca complessive nell’Atlantico e nel Mare del Nord per gli stock ittici gestiti in modo indipendente dall’UE. Le cifre per gli stock condivisi UE-Regno Unito saranno incorporate in tale accordo politico generale.
Successivamente, il testo sarà finalizzato dagli esperti giuridici e linguistici del Consiglio. Dopodiché, il regolamento sarà formalmente adottato dal Consiglio e pubblicato nella Gazzetta ufficiale. Le disposizioni si applicheranno dal 1° gennaio 2025.
Nel caso di altri tre stock gestiti congiuntamente, per i quali il parere scientifico non è in linea con l’anno solare, ovvero il cicerello (Mare del Nord), lo spratto (Mare del Nord e Manica) e la busbana norvegese, l’UE e il Regno Unito terranno delle consultazioni nel corso del 2025.
Dopo il ritiro del Regno Unito dall’UE, gli stock ittici gestiti congiuntamente dall’UE e dal Regno Unito sono considerati risorse condivise ai sensi del diritto internazionale.
L’accordo di commercio e cooperazione (TCA) tra le due parti stabilisce i termini in base ai quali l’UE e il Regno Unito determinano i rispettivi diritti di pesca nell’Atlantico e nel Mare del Nord. L’accordo TCA include norme sulle licenze per i pescherecci e sull’accesso reciproco alle rispettive acque.
Ai sensi del TCA, entrambe le parti tengono consultazioni annuali per determinare i limiti di cattura complessivi per l’anno successivo. Le quote di ciascuna parte vengono quindi stabilite in linea con il TCA. Le consultazioni sono guidate dalla Commissione e tengono conto di una serie di fattori, tra cui: obblighi internazionali, garantire la sostenibilità a lungo termine delle risorse marine, in linea con la politica comune della pesca dell’Ue, i migliori pareri scientifici disponibili, la necessità di proteggere i mezzi di sussistenza dei pescatori.
Il Consiglio riceve aggiornamenti regolari sui progressi dei negoziati e il suo ruolo è quello di fornire indicazioni alla Commissione sulla posizione dell’UE e approvare l’accordo finale sui limiti e le quote di cattura annuali.
L’UE e il Regno Unito collaborano nel Comitato specializzato per la pesca (SCF). Lo SCF monitora e fornisce assistenza per le questioni legate alla gestione delle attività di pesca condivise e contribuisce a garantire discussioni costruttive regolari sulle questioni di pesca tra l’UE e il Regno Unito.