Il mare e il silenzio, un legame intriso di fascino, mistero e memoria, tra segreti sommersi e verità da scoprire.
Mare, custode di misteri.
Il mare ha sempre alimentato racconti, poesie e leggende. La sua vastità nasconde storie dimenticate, segreti mai rivelati, misteri in attesa di essere scoperti e da raccontare. Ogni onda sembra narrare un’antica memoria, mentre il silenzio delle sue profondità diventa un linguaggio per chi sa ascoltare.
La scogliera, confine tra terra e mare, si erge come simbolo di resistenza e solitudine, custode di quei segreti che solo il tempo può rivelare. È un luogo in cui i ricordi appaiono sospesi, pronti a riaffiorare come enigmi che mettono alla prova il coraggio e la determinazione di chi decide di affrontarli.
Il mito di Colapesce secondo Calvino
La leggenda di Colapesce ha catturato l’immaginazione di molte generazioni di siciliani, ma ha raggiunto l’immortalità grazie all’interpretazione di Italo Calvino nella sua opera Fiabe italiane. Con la sua abilità narrativa, Calvino ha rielaborato e arricchito questa storia, integrandola nel contesto delle fiabe popolari italiane. Nella sua versione, l’autore mette in luce non solo il sacrificio eroico del protagonista, ma anche il profondo legame tra l’uomo e il mare, che rappresenta forza, mistero e bellezza. La riscrittura di Calvino mantiene l’essenza mitica della leggenda, ma la arricchisce con un linguaggio poetico e una prospettiva che fonde tradizione e modernità. La sua visione di Colapesce va oltre la semplice narrazione di un’avventura marina; diventa un’allegoria dell’identità siciliana e del rapporto tra l’uomo e il suo destino.
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Leggenda_di_Colapesce
Silenzio, profondità e rivelazione
Il silenzio non è un semplice vuoto, ma un contenitore di verità. Rappresenta la cornice dei misteri più profondi, delle storie taciute e delle ferite celate sotto la superficie. È un alleato per chi è in cerca della verità, ma può anche trasformarsi in un abisso per chi non ha la forza di affrontarlo. Sicilia, terra di memorie, di storia, di sapori e di odori, il silenzio spesso accompagna un passato che non si può dimenticare. Le scogliere siciliane non sono solo luoghi di straordinaria bellezza naturale, ma anche custodi di segreti umani, di miti, di leggende e di verità velate. Ogni sussurro del vento sembra portare con sé echi di un passato che continua a vivere nel presente.
https://youtu.be/Muamlws5AU8?si=i_SZoRKZy2TBZ6tH
Campisi nella tradizione siciliana
Giuseppe Campisi si colloca con pieno merito nella ricca tradizione letteraria della Sicilia, condividendo con autori come Sciascia e Camilleri la passione per la propria terra e la propensione a esplorare le profondità dell’animo umano. La sua opera, ambientata in scenari suggestivi e carichi di storia, affronta temi universali quali l’identità, il destino e la ricerca della verità. Tuttavia, Campisi si distingue per un approccio più introspettivo e psicologico, avvicinandosi al thriller, analizzando le complessità dei suoi personaggi. Pur essendo profondamente radicato nella tradizione, l’autore apporta un contributo originale al panorama letterario siciliano, arricchendolo con nuove prospettive e sensibilità.
Un thriller tra le onde della Sicilia
È in questo scenario che si colloca “La scogliera del silenzio”, il romanzo di Giuseppe Campisi, pubblicato da Virsualink Servizi Editoriali. Ambientato sul dirupo di Punta Sicula, il libro unisce il fascino del mare al mistero del silenzio, dando vita a un thriller avvincente. Il protagonista, Maresciallo Vincenzo Puleo, si trova a dover indagare su un caso che lo porterà a confrontarsi con i segreti più reconditi del passato.
Con uno stile che immerge il lettore tra le onde e le profondità della memoria, Campisi ci guida in un viaggio attraverso le stradine di un borgo siciliano, dove ogni sguardo cela una storia e ogni silenzio racconta. “La scogliera del silenzio” è più di un semplice romanzo, è un’indagine sulle complessità umane e sulla verità, vista come un tesoro nascosto.
Invito a scoprire il silenzio
Tra il fragore delle onde e il silenzio delle scogliere, questo romanzo ci insegna che i segreti non rimangono mai tali per sempre. È sufficiente saper osservare e ascoltare, proprio come fa il Maresciallo Puleo in questa avventura straordinaria.
https://www.corrierepl.it/2024/05/21/alessandro-dandrea-calandra-la-sicilia-che-dice-no-al-silenzio/
“La scogliera del silenzio”, è un libro che vi terrà con il fiato sospeso dall’inizio alla fine. Giuseppe Campisi ci guida, attraverso le sue pagine, a esplorare i misteri del mare e dell’animo umano, rivelando che ogni silenzio nasconde una verità pronta ad emergere.
Le parole dell’autrice di questo articolo sono state capaci di fornirmi un’immagine nitida di ciò che ci si può aspettare leggendo il libro di cui parla. Le parole, da sole, hanno gia creato quell’atmosfera di mistero, che invoglia il lettore a leggere il romanzo tutto d’un fiato. Grazie
Leggere l’articolo dedicato a La scogliera del silenzio di Giuseppe Campisi è come avventurarsi in un viaggio inaspettato, in cui ogni parola risuona dell’eco di emozioni profonde e universali. L’articolo cattura con maestria l’essenza di un romanzo che non è solo una storia, ma un’esperienza immersiva capace di trascinare il lettore verso il confine sottile tra la forza della natura e le fragilità umane.
La trama del romanzo, come emerge dall’articolo, si dipana attorno a una scogliera che non è semplicemente uno sfondo scenografico, ma un vero e proprio personaggio. Essa custodisce segreti, paure e speranze, divenendo il simbolo perfetto del silenzio che spesso cela i sentimenti più autentici. L’autore dell’articolo riesce a evocare questo silenzio con descrizioni potenti, invitando chi legge ad immergersi in un mondo in cui le emozioni non gridano, ma sussurrano con intensità travolgente.